Rifiuti, procura di Roma chiede conferma arresti. Tribunale Riesame si riserva di decidere
La Procura di Roma ha chiesto la conferma degli arresti domiciliari per Luca Fegatelli e Raniero De Filippis, i due funzionari della Regione Lazio coinvolti insieme ad altre cinque persone, tra cui Manlio Cerrone, nell’inchiesta sui rifiuti.
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Il pm Albero Galanti, nell’ambito dell’udienza del Riesame, ha depositato una nuova memoria di oltre cinquecento pagine con la quale motiva la conferma della misura cautelare per i due. Il Riesame si è riservato di decidere. I difensori di Cerroni, dal canto loro, hanno rinunciato al ricorso così come l’ex presidente della Regione, Bruno Landi. Fegatelli e De Filippis, secondo l’impianto accusatorio, sono sospettati di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata a compiere una serie di reati per garantire a Cerroni il ruolo di «dominus» nel business dei rifiuti per Roma e Lazio.
Ieri l’ennesima inchiesta che sfiora la rete di affari che si dipana intorno alla discarica di Borgo Montello e nella regione. Si tratta dell’indagine che ha portato al sequestro di beni per un valore di 270 milioni di euro all’imprenditore Giovanni De Pierro. Il decreto di sequestro è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale capitolino su richiesta del pm Giuseppe Cascini. Il provvedimento riguarda auto e yacht di lusso, immobili, magazzini a Borgo Montello nei terreni dove si trova la seconda discarica più grande del Lazio.
L’approfondimento a cura di Andrea Palladino
Sul Fatto Quotidiano, una inchiesta realizzata nel giugno 2013, raccontava già della rete di affari intorno al sito di Borgo Montello, la seconda discarica del Lazio sorta sui terreni di proprietà di De Pierro. [Clicca qui per leggere l’inchiesta integrale]
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