Palermo, operazione antidroga “Horus”: 32 persone arrestate
«Sto andando a lavoro se tutto va bene ok, in tal caso se entro oggi non ricevi sms mio stasera alle 20.15 guardati il Tgs. Però nella tua stanza e non con i tuoi 230». È l’sms che uno degli indagati dell’operazione dei carabinieri “Horus”, che ha smantellato a Palermo un vero e proprio supermercato della droga, portando all’arresto di 32 persone, ha inviato alla propria fidanzata. Le indagini, scattate nel marzo del 2013 e andate avanti sino a giugno, infatti, hanno fatto emergere come nel quartiere Zisa l’attività di spaccio fosse considerata un vero e proprio lavoro, con una ‘busta pagà giornaliera per i pusher di 100 euro e «turni di lavoro quasi sindacali» ha spiegato il procuratore di Palermo, Francesco Messineo.
Nell’ambito del quartiere, così, gli investigatori hanno scoperto un gruppo di persone dedito in «maniera sistematica» allo spaccio di sostanze stupefacenti, dotato di comuni fonti di approvvigionamento della droga e basi logistiche per lo stoccaggio, il taglio e il confezionamento. I ruoli di pusher o vedetta erano assolutamente intercambiabili anche nell’arco della stessa giornata. Un meccanismo che consentiva, in caso di arresto di alcuni spacciatori, la prosecuzione dell’attività, che in alcuni momenti assumeva l’aspetto di una vera e propria ‘catena di montaggiò, con gli acquirenti ordinatamente in fila dentro le proprie auto in attesa del proprio turno.
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