‘Ndrangheta, il Tar sul caso Sedriano: depositare atti dello scioglimento entro un mese
Respinto il ricorso dell’ex vicesindaco, di due ex assessori e due ex consiglieri comunali di Sedriano (Milano), il primo comune della Lombardia sciolto per mafia. Lo ha deciso la I sezione del Tar del Lazio. Il provvedimento ha inoltre stabilito per il ministero dell’Interno, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Prefettura di Milano l’obbligo di consegnare entro un mese, al Tar del Lazio, tutti gli atti che hanno portato allo scioglimento del Comune. I politici si erano rivolti ai giudici amministrativi per chiedere l’annullamento del decreto col quale il Presidente della Repubblica il 21 ottobre scorso ha sciolto il Consiglio Comunale di Sedriano nominando una Commissione straordinaria per la gestione (nonchè di ogni atto preparatorio, conseguente e connesso).
Il Tar, ritenendo che «le questioni prospettate si legge nell’ordinanza – siano da esaminare nella approfondita sede propria della trattazione del merito» (è stata contestualmente fissata il 5 novembre prossimo l’udienza pubblica di discussione), ha rilevato «l’opportunità, nelle more, di acquisire, entro trenta giorni, copia degli atti impugnati non noti ai ricorrenti».
Si tratta della proposta di scioglimento emessa dal Ministro dell’interno, della deliberazione del Consiglio dei Ministri e della relazione prefettizia (quest’ultima solo parzialmente comunicata ai ricorrenti).
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