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‘Ndrangheta e narcotraffico, arresti a Roma. Libera: “Pericoloso salto di qualità. Cosche mirano a radicamento”

di redazione il . Lazio

Tre ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse, al termine dell’indagine sull’omicidio di Vincenzo Femia, ucciso la sera del 24 gennaio 2013 in una zona isolata di Roma. Come spiegano gli investigatori, ricostruendo le modalità di azione della mafia calabrese gli arrestati avevano creato un gruppo operativo che, pur mantenendo un legame con la “casa madre” originaria voleva gestire gran parte del traffico di stupefacenti nella Capitale. Costituitasi dopo che si erano consorziate le famiglie Pizzata, Nirta e Pelle, la cellula ‘ndranghetista muoveva consistenti partite di droga dalla Colombia all’Italia.

“L’operazione odierna dimostra sempre di piu’ – commenta in una nota Libera –  la presenza capillare della criminalità organizzata nella Capitale. E’ allarme rosso, con le cosche sempre piu’ a caccia d’affari, come dimostrano i crescenti sequestri di beni immobili e soprattutto aziende. Gratitudine alla magistratura e alle forze dell’ordine che stanno lavorando tanto e bene, e che hanno smantellato una pericolosa cellula di ‘ndrangheta. Se è vero che le mafie sono delle holding finanziarie, allora va da sé che puntino con forza su Roma e dintorni”. “Non si puo’ piu’ far finta di non sapere e non vedere, la politica in primis ha il dovere di mettere in campo tutte le forze e gli strumenti per contrastare la cupola criminale – prosegue. Se la traccia da seguire per comprendere quanto sta accadendo a Roma è quella della droga e dei soldi, la pista da battere per costruire una reazione efficace è quella della cultura, dei valori condivisi, dell’impegno civile e della corresponsabilità di tutte le forze sociali”.

Secondo l’ultima Relazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – ricorda Libera- nel 2012 sono state 2.956 le operazione antidroga nel Lazio ( seconda regione d’Italia dopo la Lombardia) con un incremento (2,75%)rispetto all’anno precedente. Nel Lazio si è registrato il 12,10% della cocaina sequestrata a livello nazionale. Sono state segnalate 4.584 persone all’Autorità giudiziaria per motivi di droga e le denunce hanno riguardato per il 91,47% il reato di traffico illecito. Le province dove sono state totalizzate più denunce per il reato di associazione finalizzato al traffico sono state Roma con 343 e Latina con 37.

Ed è proprio nel Lazio, a Latina, che quest’anno si svolgerà l’annuale appuntamento con la memoria e l’impegno, contro mafie e corruzione, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Scuole, studenti, cittadini, associazioni sono in questi mesi già impegnati per portare a Latina il loro impegno quotidiano contro le organizzazioni criminali, con un occhio particolare a quello che accade nel Lazio, dove i boss da tempo hanno messo le mani su economia e inquinano istituzioni locali.

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