Rifiuti e legalità, in Calabria comitati di cittadini chiedono di fare chiarezza su salute e ambiente

Ambiente e legalità in Calabria. Un Comitato spontaneo di difesa del territorio di Donnici, frazione alle porte di Cosenza,  in questi mesi si sta pacificamente ma fermamente opponendo alla costruzione di una “isola ecologica” ovvero un Centro Raccolta Comunale lungo il fiume Albicello. I cittadini chiedono chiarimenti in ordine a criticità, discordanze e presunte violazioni di leggi riscontrati nel progetto dell’opera. “Non si tratta di un movimento not in my back yard (non nel mio cortile) – spiega in una nota il coordinamento di Libera Cosenza “Roberta Lanzino” che si affianca ai comitati in questa protesta-  dato che i cittadini e le cittadine di Donnici impegnati in questa battaglia chiedono alla Amministrazione comunale lumi sulla scelta del luogo ove dovrebbe sorgere il CRC”. Quello al momento previsto “a loro dire, è irragionevole, atteso che si tratta dell’ansa di un torrente che negli anni passati è più volte esondato”.

Il Comitato Ambientalista Presilano porta avanti una battaglia che cittadini e cittadine della Presila cosentina hanno da anni intrapreso contro l’impianto di compostaggio dei rifiuti sito in Celico. “Il tanfo dell’impianto – spiegano nella nota – rende invivibile un posto che della salubrità dell’aria e della bellezza del paesaggio faceva i propri punti di forza”. I due comitati sono esempi della nascita di una nuova sensibilità ambientale – sottolinea il coordinamento di Libera Cosenza –  gli incontri (anche istituzionali) che promuovono e le domande che pongono alle rispettive amministrazioni sono esempio di quella esigenza di avviare percorsi di condivisione dal basso delle scelte pubbliche di fronte al quale chi prende le decisioni non può dimostrarsi sordo o ergersi a unico interprete dell’interesse generale”.

“Il coordinamento di Cosenza di Libera “Roberta Lanzino” – si legge nella nota – si affianca a quanti, nella provincia, reclamano attenzione ai temi della tutela e della sicurezza ambientale attraverso la legittima pretesa di essere informati, di informare, di partecipare e di non subire scelte che possono avere un forte impatto sul territorio, sull’ambiente, sulla salute e sulla vita. La rinnovata attenzione per tutto quanto riguarda la tutela dell’ambiente è infatti indicatore di una nuova e inedita presa di coscienza civile della popolazione calabrese sui rischi di un uso dissennato della risorsa “territorio”.

“Il territorio è una risorsa preziosa perché su di esso si definisce la sostanza dei diritti inviolabili delle persone – aggiungono: il diritto di vivere in luoghi in cui la salute degli individui non sia messa a rischio da frane, da esondazioni, da effluvi venefici; il diritto di avere una socialità piena in spazi che non siano umiliati dal degrado e dall’incuria; non ultimo, il diritto alla bellezza perché gli esseri umani assorbono ciò che hanno intorno e stare nel bello significa ispirare a questa dimensione la vita, anche in senso etico”.