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Illuminare le periferie dell’informazione

di redazione il . Umbria

A conclusione della tre giorni di dibattiti che si è tenuta ad Assisi dal 13 al 15 dicembre 2013, in cui sono intervenuti oltre 40 esponenti del mondo giornalistico, professionisti e precari ma anche giuristi, avvocati, docenti universitari, coordinatori di associazioni, i promotori del Forum di Assisi hanno deciso di dare vita ad un Forum permanente sull’informazione indicando 5 figure che coordineranno i lavori. Di seguito il documento approvato dall’assemblea

Le colleghe e i colleghi riuniti ad Assisi hanno deciso di dare vita ad un Forum permanente sull’informazione. Il Forum di Assisi vuole rilanciare una nuova fase riformatrice per tutto il settore, partendo da valori condivisi, primo fra tutti la libertà. La libertà sancita innanzitutto dall’articolo 21 della Costituzione è purtroppo ancora ampiamente disattesa. In questo senso si rendono urgenti norme contro i conflitti di interessi, per introdurre severi  limiti antitrust, per garantire autonomia e indipendenza alle autorità di controllo e alla Rai. È necessario che il Parlamento intervenga contro le querele temerarie e le richieste di risarcimento milionarie. Chiediamo, inoltre, che anche in Italia venga adottato il  “Freedom of information act” ovvero la possibilità per i giornalisti di avere accesso a documenti riservati e coperti da segreto di Stato.
Esprimiamo preoccupazione per l’approssimarsi della scadenza del 31 dicembre, data in cui decadrà il divieto di incrocio della proprietà tra stampa e tv, introdotto dal legislatore a garanzia del pluralismo dei mezzi di comunicazione e di informazione e che rappresenta uno dei principi fondamentali dell’Unione Europea. Per questo si rende necessaria un’azione immediata, da sviluppare con tutte le associazioni e i movimenti europei del settore.
Un altro valore imprescindibile è la Solidarietà.  Perché la prima libertà è la libertà dal bisogno. Gran parte delle colleghe e i colleghi sono fuori dal sistema di tutele e garanzie contrattuali,  previdenziali e assistenziali.
A partire dall’applicazione della legge sull’equo compenso e dal prossimo rinnovo del Contratto di lavoro giornalistico è necessaria una riflessione sugli istituti e gli enti esistenti per assicurare diritti a coloro che oggi non ne hanno. Una parola chiave per il presente e il futuro dell’informazione italiana è “inclusione” in termini di rappresentanza di tutte le realtà del giornalismo. Includere vuol dire anche riportare al centro del sistema dell’informazione tutti i temi dimenticati, nascosti e bui: bisogna tornare a illuminare le periferie.
Il processo di innovazione deve coinvolgere le tradizionali forme di organizzazione e quindi gli istituti di categoria, per coniugare l’attività al servizio dei colleghi con l’elaborazione di progetti. E’ urgente una riforma profonda dell’Ordine dei Giornalisti che contempli l’accesso unico alla professione, la riduzione del numero dei componenti il Consiglio Nazionale e una definizione del giornalismo professionale.

Il Forum di Assisi sarà coordinato da Roberta Balzotti, Carlo Gariboldi, Laura Viggiano, Eleonora Voltolina e Massimo Zennaro

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