NEWS

Rifiuti tossici smaltiti anche a Latina

di Elena Ganelli il . Lazio

La Terra dei Fuochi non è poi così lontana da qui. Quel confine segnato dal fiume Garigliano che separa la Campania dalla provincia di Latina, in realtà è appena una traccia sulla cartina geografica perché da qualche decenni il territorio pontino rappresenta uno snodo nevralgico per il clan dei casalesi e per il business dei rifiuti. Gli interessi della criminalità organizzata e l’utilizzo della discarica di Borgo Montello a Latina per il traffico illecito di rifiuti tossici hanno trovato una ulteriore e clamorosa conferma nelle rivelazioni fatte dal pentito Carmine Schiavone, ascoltato nel 1997 dalla Commissione parlamentare ecomafie e la cui audizione – rimasta secretata a lungo – è stata resa pubblica pochi giorni fa per decisione della Presidenza della Camera dei Deputati. Il territorio pontino dunque, al pari di altre località campane, ha ospitato già da prima del 1998 uno smaltimento illecito di rifiuti, inclusi quelli tossici interrati proprio a Montello, riconfermando la sua caratteristica di territorio ad elevata presenza di criminalità organizzata, degno di essere considerato un vero e proprio “caso nazionale”.

Tanto da far chiedere nuovamente a Libera e Legambiente che il capoluogo pontino diventi sede di una sezione della Direzione Distrettuale Antimafia e che si faccia piena luce sull’omicidio di don Cesare Boschin, il parroco di Borgo Montello ucciso nel 1995 all’interno della sua chiesa: il sacerdote aveva denunciato ripetutamente il traffico di rifiuti in quell’area pagando con la vita il suo coraggio. “La vicenda della Terra dei Fuochi non è soltanto un problema della Campania – hanno sottolineato Marco Omizzolo e Rossella Moroni, rispettivamente responsabile provinciale e direttore di Legambiente nel corso di una conferenza stampa – e le dichiarazioni di Carmine Schiavone smentiscono ancora una volta quei politici, come l’appena sospeso presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, che hanno sempre negato qualsiasi tipo di presenza dei clan criminali su questo territorio. E quando la politica fallisce, come in questo caso, deve farsi da parte”.

Gli esponenti di Libera Peppe Ruggiero e Fabrizio Marras hanno ricordato come la provincia pontina rivesta una particolare importanza per  l’avvocato Cipriano Chianese, imprenditore di Parete, Comune in provincia di Caserta, proprietario di beni di valore in alcuni Comuni del sud pontino tra cui Sperlonga dove si trova la mega villa sottoposta a sequestro alcuni mesi fa. E non è un caso che l’associazione  contro le mafie abbia scelto proprio Latina come sede della prossima edizione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno per le vittime delle mafie in programma per marzo 2014. “Questo territorio deve rialzare la testa – ha aggiunto il presidente regionale di Legambiente Valentina Romoli – e disporre di istituzioni come la sede dalla Dda che rappresentano presidi di legalità”. E mentre presso il Tribunale di Latina è in itinere un processo che vede sul banco degli imputati, accusata di disastro ambientale, una delle società che gestisce la discarica di Borgo Montello contro cui Legambiente si è costituita parte civile, il prossimo 15 novembre nel capoluogo pontino arriva l’Osservatorio sulla legalità della Regione Lazio.

Sotto i riflettori, naturalmente, il ciclo dei rifiuti e la necessità di andare finalmente a scavare per individuare i fusti tossici dei quali parla Carmine Schiavone. Perché la Terra dei Fuochi è anche qui.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link