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La forestale dei Veleni su Rainews24

a cura del Corriere della Calabria il . Media

L’intervento dei servizi segreti, le pressioni ricevute per lasciar perdere quell’inchiesta scottante, lo smantellamento di un intero nucleo investigativo e la fine misteriosa del capitano Natale De Grazia.  «La Forestale dei veleni», video-inchiesta realizzata da Andrea Tornago, dal calabrese (è originario di Crotone) Davide Gangale e Silvia Sciorilli Borrelli – i tre giornalisti praticanti della scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano– racconta una delle storie più controverse degli ultimi anni. Una storia in cui si incrociano la devastazione dell’ambiente e le coperture istituzionali. I tre autori lo fanno utilizzando la viva voce degli investigatori dell’epoca. Che raccontano gli interventi dall’alto e altri inquietanti particolari di quei giorni tesi. L’inchiesta – che andrà in onda lunedì su Rainews 24 alle 21.30 – parte da Brescia, dove la Forestale (con un nucleo di investigatori preparati e scomodi, perché pronti anche a “sconfinare” dal loro territorio di competenza, pur di accertare la verità) indagava, venti anni fa, sull’inabissamento nel Mediterraneo di navi che trasportavano rifiuti tossici. Un lavoro condotto assieme a De Grazia e sgradito a molti. Lo dicono proprio gli investigatori. A partire dall’ex colonnello bresciano Rino Martini, che, all’epoca delle indagini veniva pedinato dai servizi segreti del Sismi. Lo stesso Martini fu invitato a dimettersi in quei mesi drammatici. E lasciò l’incarico. Altri furono trasferiti, altri ancora non ricevettero più deleghe di indagine sull’affaire delle navi dei veleni. Soltanto De Grazia continuò a cercare il relitto della Rigel. E trovò una morte che, a molti anni di distanza, la Commissione parlamentare antimafia ha ricollegato a cause tossiche. Dopo la morte del capitano, le due inchieste aperte sul caso sono state archiviate e la Rigel non è mai stata ritrovata. Piuttosto, è stata ricercata sulla scorta delle coordinate fornite dal suo stesso capitano, precedentemente considerato inattendibile dagli investigatori. Se il capitolo delle navi dei veleni può essere iscritto a pieno titolo tra i misteri italiani, il lavoro dei tre giornalisti aiuta a ricostruirne gli aspetti più nascosti attraverso la voce dei protagonisti. “La Forestale dei veleni” ha richiesto circa cinque mesi di lavoro sul campo (le testimonianze sono state raccolte tra Brescia, Reggio Calabria, Roma e Torino) ha vinto il premio “Roberto Morrione”, sezione giovanile del riconoscimento dedicato a “Ilaria Alpi”.

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