Narcotraffico e riciclaggio
Il traffico e il consumo di droghe continuano ad essere un serissimo problema per la salute e la sicurezza pubblica degli americani. La disponibilità di stupefacenti è in forte aumento, con particolare riferimento all’eroina e alle metamfetamine. Solo nel 2012 sono stati 934 i kg sequestrati di eroina e 3,9 le tonnellate di metamfetamine (fonte DEA, 2013). Se si potessero ammonticchiare gli stupefacenti sequestrati negli Usa negli ultimi ventisei anni, si formerebbe una collina di circa 16mila tonnellate, alta un centinaio di metri. La parte preponderante è della marjiuana con poco più di 9mila tonnellate, seguita dalla cocaina con 1.613 ton., dalle amfetamine con circa 32 ton., dall’eroina con poco più di 15 ton. e da oltre 150milioni di allucinogeni. Per cercare di rispondere in maniera più efficace rispetto al passato (si dice sempre così, da decenni), nel maggio del 2012, in occasione del 3° Forum mondiale contro le droghe tenutosi in Svezia, gli americani avevano presentato il documento “The principles of modern drug policy”, contenente le linee generali della strategia antidroga per i prossimi anni. In sintesi, accanto a politiche antidroga equilibrate tenendo presente gli aspetti umani del fenomeno, si ponevano la tutela dei diritti umani di tutti i cittadini, l’esigenza di rivedere il sistema giudiziario favorendo pene alternative per i tossicodipendenti non violenti, una più accentuata attività di repressione contro le organizzazioni criminali transnazionali, fermo restano il punto della responsabilità condivisa con tutti gli Stati in una cornice di assoluto rispetto delle Convenzioni Onu sulle droghe. A livello operativo, la Dea, l’agenzia antidroga federale ( è diretta da una donna ed ha sede ad Harlington in Virginia) che da molti anni esercita un forte impegno in attività nazionali ed internazionali contando su oltre 5mila agenti speciali, 600 investigatori per combattere il fenomeno della “diversione” di farmaci, 800 specialisti dell’intelligence e 300 chimici. La presenza, poi, di 85 uffici in 66 nazioni, con un bilancio di tre miliardi di dollari annui, riassume in modo chiaro la sua “potenza” nel mondo.
Naturalmente restano i gravi problemi di salute connessi all’uso delle droghe. Ancora nel 2012 il dato sconsolante di circa 23 milioni di cittadini americani maggior dei 12 anni che hanno dichiarato di aver fatto uso di droghe illecite o di quello, non terapeutico, di medicinali contenenti oppiacei antidolorifici (cfr. National Survey on Drug Use and Health). Ancora oltre un milione, in un anno, gli accessi ai pronto soccorso degli ospedali per intossicazione da droghe mentre i decessi per overdose si sono attestati negli ultimi anni sulla media di 28mila ogni anno. Diecimila, nel biennio 2010-2011, le morti per avvelenamento per l’assunzione di questi medicinali senza prescrizione medica, con la punta di sette decessi giornalieri nel solo Stato della Florida (cfr. il rapporto della Florida Medical Examiners Commision Drug,2012). Dovrebbe far riflettere anche il particolare dei 980 bambini trovati dalla polizia in siti dove erano stati individuati laboratori clandestini ( ben 11.210, soltanto nel 2012, su tutto il territorio nazionale) per la produzione di metamfetamine. (fonte, El Paso Intelligence Center, 2013). L’impatto sul sistema economico, penale, giudiziario e sanitario, costa agli americani circa 200 miliardi di dollari l’anno (National Drug Control Strategy,2013). Il vergognoso, antico problema di sovraffollamento delle carceri che vive il nostro paese, è forte anche negli Usa che con 2milioni e 400mila cittadini sottoposti a misure cautelari ( il 51% per delitti collegati all’uso e alla vendita di stupefacenti),detengono il record mondiale della popolazione carceraria.
Il riciclaggio di denaro sporco avviene secondo sistemi collaudati e comuni a molti altri Stati. A quello semplice del trasporto fisico di contante (“bulk currency”), molto usato negli anni passati da “spalloni” messicani (dal 2003 al 2004, secondo indagini del National Drug Intelligence Center, circa 18miliardi di dollari sono stati trasportati in Messico con questo sistema), allo “smurfing” delle piccole operazioni mai superiori ai 10mila dollari compiute da singole persone o società, al “silver carousel” che consiste nell’importazione in territorio americano di monete d’argento messicane per ottenere la documentazione legale dell’importazione ed il successivo acquisto, con il denaro da ripulire, di lingotti d’argento spacciati come prodotto della fusione delle monete in realtà mai avvenuta. Non mancano, naturalmente i “compro oro per contanti” ed il noto sistema “hawala” particolarmente efficiente che garantisce l’anonimato, le carte prepagate e ricaricabili, il gioco d’azzardo via internet, le transazioni con la moneta digitale “bitcoin”. Un mercato, quello del riciclaggio, difficile da valutare con buona precisione ma che sicuramente è dell’ordine di diverse decine di miliardi di dollari.
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