Busta con polvere esplosiva per un testimone di giustizia
«Dopo averla disinnescata, gli artificieri mi hanno consigliato di andare ad accendere un cero alla Madonna, perché solo per miracolo mi sono salvato. Dentro la busta, c’erano più di duecento grammi di polvere esplosiva innescata. Trenta, quaranta grammi possono fare danni, con duecento si può provocare una strage». È ancora provato il testimone di giustizia Gaetano Caminiti, da tutti conosciuto come Franco, quando parla di quella busta di morte che gli è stata recapitata ieri, attorno a mezzogiorno. A portarla era stato il postino, che proprio nelle sue mani aveva consegnato una busta gialla, regolarmente affrancata e indirizzata “alla sua attenzione”, più pesante del normale e con una curiosa indicazione «contiene cd». «Chi l’ha mandata ha indicato i carabinieri come mittente e la cosa mi ha insospettito subito. Immediatamente mi sono chiesto perché l’avessero spedita e non mi fosse stata consegnata personalmente». Tutti dubbi che non hanno impedito a Caminiti di aprire la busta. «Appena l’ho aperta è venuto fuori un foglio con delle minacce. Mi sono innervosito e spaventato, ma ho aperto anche la seconda busta contenuta all’interno del plico. Stavo usando un taglierino e inavvertitamente ho tagliato anche un filo elettrico. Appena ho capito di cosa si trattasse ho chiamato i carabinieri».
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