Memoria e impegno in Aspromonte
Ieri si è tenuta la marcia “I sentieri della Memoria” verso Pietra Cappa, sull’Aspromonte, in memoria di Lollò Cartisano – il fotografo di Bovalino i cui resti sono stati ritrovati proprio in prossimità di Pietra Cappa – e di tutte le vittime innocenti della mafia. La marcia è stata organizzata da Libera Locride, Centro Padre Puglisi, Associazione Don Milani Onlus, Associazione Gianluca Congiusta Onlus, Associazione Nova Bovalino, Cejri Onlus, e ha visto l’adesione di numerose organizzazioni. Di seguito pubblichiamo il comunicato diramato oggi dall’Archivio Stop’ndrangheta e alcune foto “postate” su Facebook e realizzate da Rosanna Garreffa e Frank Wainaina.
Un’immagine della marcia della memoria 2013 verso Pietra Cappa, sull’Aspromonte
Dall’Aspromonte il fotografo di Bovalino non è più tornato da quando la ‘ndrangheta lo ha rapito il 22 luglio del 1993.
E all’ombra del monolite che lo affascinava e che per anni ha ritratto nei suoi scatti è rimasto sepolto.
È toccato a una squadra di poliziotti, di compaesani, di amici riportare alla luce il corpo dell’ultimo sequestrato
della Locride. Hanno vissuto quei momenti con grande emozione, dolore ma anche felicità.
Ricordi che per molti della squadra sono cari come reliquie. Lollò è tornato e da allora ogni anno il 22 luglio una processione laica guadagna Pietra Cappa, insieme ai Cartisano, ai familiari delle vittime, ai ragazzi dei campi di Libera, alle associazioni anti-’ndrangheta.
Con loro c’è sempre anche Donato, un poliziotto di poche parole che da quel giorno di dieci anni fa conserva con religiosa cura e rispettoso silenzio il piccone che ha restituito a Lollò, a Mimma, a Deborah e i suoi fratelli un po’ di giustizia. È alla Calabria la speranza.
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