Rassegna stampa 24 luglio 2013
Voto di scambio. E’ atteso per oggi il voto in Commissione giustizia del Senato per la legge sul voto di scambio. Un passaggio importante, atteso da molti anni, che nella sua formulazione tuttavia suscita polemiche e preoccupazioni. La Repubblica apre l’edizione online, e quella cartacea, su questa notizia. Nell’articolo di Liana Milella si legge che: “Un avverbio di troppo, “consapevolmente”. Una parola impropria, “procacciamento”. Gli anni di pena che si fermano a dieci anziché arrivare a 12 e rischiano di mettere in crisi molti processi in corso, tipo Cosentino, Ferraro, Fabozzi. Basta questo per rovinare la festa del 416-ter, lo scambio elettorale politico-mafioso, il cui restyling i magistrati anti-cosche attendono dal 1992″.
Nell’editoriale di Roberto Saviano, sempre su Repubblica, si legge che: “O peggio. Viene infatti il dubbio che attraverso questa norma si possano mettere in forse alcuni importanti processi in corso sui rapporti mafia-politica; penso, ad esempio, al processo contro l’onorevole Cosentino. Se venisse approvata una riforma che regola in maniera complessiva il rapporto mafia politica, essa non rischierebbe forse di essere l’unico riferimento per sanzionare i comportamenti illeciti dei politici, anche quando sia stato contestato il concorso esterno in associazione mafiosa?”
Il Fatto Quotidiano riprende la notizia sottolinenado che: “Ma c’è anche chi difende il nuovo 416-ter. In prima linea il presidente del Senato Pietro Grasso, che ha dato il via libera al voto senza passare per l’aula. E anche Davide Mattiello (Pd), ex coordinatore del gruppo antimafia Libera, protagonista della battaglia dei parlamentari bipartisan per cambiare il vecchio testo, perché “è il primo tentativo di normare l’innesco del reato di concorso esterno, che è la forza della mafia”. Chi approva il restyling del testo, che i magistrati anti-cosche aspettano dal 1992, sottolinea come sia necessario un cambiamento perché, da quando è stato varato, non ha mai funzionato”.
Caso Claps. La Procura di Potenza ha aperto un’indagine per la morte della poliziotta campana Anna Esposito, trovata morta nel capoluogo lucano – dove prestava servizio – nel 2001. La notizia apre l’edizione online de Il Mattino di Napoli con un articolo di Gianni Molinari, dove si trovano alcuni intrecci con il caso dell’omicidio di Elisa CLapa. Scrive Molinari che: “Ad alimentare il giallo si aggiunse una dichiarazione fatta da Gildo Claps, il fratello di Elisa, uccisa a Potenza il 12 settembre 1993 da Danilo Restivo, alla trasmissione «Chi l’ha visto?». «La mamma di Anna Esposito – disse in tv Gildo Claps – mi ha detto che la figlia alcuni giorni prima di morire le aveva confidato che in Questura qualcuno sapeva dove fosse sepolta Elisa». Un collegamento che le precedenti indagini della Procura di Salerno hanno escluso.
Ecomafie. Il ministro delle Politiche Agricole Nunzia Di Girolamo in visita a Caivano, in Campania, nella cosiddetta “terra dei fuochi”. Ne dà notizia l’Avvenire, nell’articolo a firma di Antonio Maria Mira, dove si legge: “Cinque ministri per la “terra dei fuochi”, terra dei fumi tossici e dei campi avvelenati. «Una cabina di regia», per un «controllo più stringente» e «norme più severe» contro chi scarica rifiuti e li brucia. Perché «bisogna essere più duri: non è possibile che chi ammazza i propri figli paghi solo una multa». È la proposta del ministro per le Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo che vuole coinvolgere i colleghi dell’Interno, della Giustizia, dell’Ambiente e della Salute. «Se le cose le facciamo insieme le soluzioni le possiamo raggiungere», spiega nella chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano, strapiena.”
Giustizia. Visita in Calabria del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Il Quotidiano della Calabria riporta che il Guardasigilli, parlando con i vertici della Procura di Reggio Calabria ha dichiarato che: “E’ un territorio molto delicato che merita molta attenzione, e il fatto che siamo qui e che abbiamo cominciato da qui è il segno dell’attenzione che ha il governo nei confronti di Reggio Calabria, lavoreremo per questa terra, che merita lavoro e impegno. E’ emerso un quadro di grande impegno da parte di chi opera in questa zona, di grande volontà con naturalmente delle necessità oggettive di mezzi e di uomini, adesso cercheremo di dare le risposte che meritano”.
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