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Ciotti: “Non fermiamoci ora”

di redazione* il . Lazio

Don Luigi Ciotti ha risposto stamattina, durante una conferenza stampa per l’intitolazione della sala “Giovani contro le mafie” al consiglio regionale del Lazio, alla polemica che ha trovato spazio sulle prime pagine de La Repubblica a proposito della riforma del voto di scambio, richiesta dalla società civile. Il 416-ter, ha ricordato il fondatore di Libera e Gruppo Abele, promotrici della campagna che ha mobilitato i cittadini sui temi della corruzione, “è la richiesta che il voto di scambio non si misuri solo con il dato economico, cioè la mazzetta, ma che si allarghi ad altre modalità: è stata questa la volontà che si è creata dai cittadini, in 270 mila si sono esposti in un progetto che si chiama ‘Riparte il futuro’, interpellando i candidati alle elezioni chiedendo loro, se eletti, di impegnarsi nel primi 100 giorni a votare il 416 ter. Questo impegno c’è stato, ed è stato un fatto positivo, si è creato un coordinamento tra le varie forze politiche e sono stati fatti degli incontri alla Camera e al Senato per portare avanti questo percorso: non fermiamoci ora.”
“È passato un voto unanime alla Camera – ha ricordato il fondatore di Libera- oggi va in discussione all’interno di una commissione al Senato, ma si è aperto su una parola ‘procacciamento’ il rischio, che giustamente alcuni magistrati evidenziano, che si possano creare dei meccanismi che non mettono in grado di poter dimostrare fino in fondo la corruzione. Lo dicono magistrati fortemente impegnati, magistrati seri, che conoscono sia i giochi criminali mafiosi, sia quelli di un’area grigia che a volte li sostiene. Mi auguro comunque -ha concluso don Luigi Ciotti- che la positivita’ che si e’ creata in questi mesi di mettere insieme le varie forze, per rendere piu’ accessibile la lotta alla corruzione, non si vada ad inceppare su quesa parola che e’ molto insidiosa”.

*Riparte il futuro

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