Contro il vuoto dell’informazione: ripartire da L’Aquila
In questi giorni alla Polisportiva Rugby di Paganica (Aq) si sta svolgendo il campo di mediattivismo “Vittorio Arrigoni”, organizzato da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” all’interno del progetto E!state Liberi.
I volontari arrivati da tutta Italia hanno scelto di condividere una settimana della loro estate, all’insegna dell’impegno sociale e della comunicazione multimediale. Questo campo offre ai partecipanti la possibilità di scoprire e apprendere le varie tecniche per raccontare la realtà: dalla scrittura al web, dal video alla radio. Uno degli obiettivi è quello di imparare come fare informazione di buona qualità e come riconoscerla e selezionarla nei Tg, sui quotidiani e sul web. Per questo motivo, con l’aiuto del giornalista Angelo Venti e di Cristina Iovenitti, referenti di Libera a L’Aquila, i volontari hanno avuto la possibilità di conoscere ciò che è successo, anche a livello mediatico prima, dopo e durante il terremoto. Un’analisi fatta attraverso testimonianze di persone che il terremoto l’hanno vissuto, la visione di documentari e uscite sul territorio.
Alla teoria è sempre bene applicare la pratica. Per questo motivo gli aspiranti mediattivisti si sono impegnati nella produzione di materiale per raccontare l’esperienza vissuta, a cominciare da questo ciclostile che prosegue il lavoro realizzato durante l’emergenza post-sisma. Questa scelta nasce dalla volontà di raccontare agli abitanti del territorio il campo di mediattivismo e le attività che si sono svolte. E, sottolineare il ruolo centrale dell’informazione e della comunicazione per la democrazia, qui come altrove.
E’ possibile leggere il racconto completo di queste giornate, le emozioni e impressioni dei volontari giunti a Paganica, sul sito di Libera (www.libera.it) grazie ai diari dei campi scritti dai partecipanti, una brochure informativa sui seminari e i video realizzati all’interno dei laboratori.
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