“L’impegno per una memoria collettiva”: Libera sarà parte civile al processo per omicidio di Pierantonio Sandri
Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie il 4 luglio scorso è stata ammessa come parte civile al processo per l’omicidio di Pierantonio Sandri, il giovane di Niscemi che venne rapito, torturato e barbaramente assassinato nel settembre 1995 da una banda di mafiosi emergenti più o meno suoi coetanei. In una nota il coordinamento di Libera a Catania, presente all’udienza, ripercorre la storia del giovane diciottenne e quella della madre, Ninetta Burgio “deceduta nel dicembre 2011 dopo aver cercato ininterrottamente per quattordici anni di avere notizie del figlio con numerosi appelli, sempre con grande dignità, e dimostrando, dopo la tragica scoperta del delitto, rivelata da un suo ex alunno autoaccusatosi del fatto, solo un forte desiderio di verità e giustizia e mai di vendetta nei confronti degli assassini del figlio – scrivono”. “Va ricordato – aggiungono – che Ninetta Burgio, grazie anche al supporto dei volontari di Libera, negli ultimi due anni di vita ha girato tantissime scuole non solo in Sicilia ma anche in tutta Italia portando la sua testimonianza a migliaia di studenti e incontrando anche più volte i giovani detenuti presso alcuni istituti penitenziari minorili, portando sempre messaggi positivi di pace e di amore per la vita, contro ogni forma di oppressione mafiosa”.
* Clicca qui per scaricare e leggere il report integrale a cura di Libera Catania
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