Rassegna stampa 5 luglio 2013
Il processo sulla trattativa Stato – mafia rimane a Palermo. La conferma è arrivata ieri e la competenza è rimasta, dunque, alla Corte d’Assise del capoluogo siciliano. Respinte le eccezioni presentate nell’udienza dello scorso 27 giugno dagli avvocati difensori degli imputati nel processo. Rimane, inoltre, stralciata la posizione del capomafia corleonese, Bernardo Provenzano, per le sue gravi condizioni di salute. Come spiega il “Correre della Sera” a pagina 21 nell’articolo di Giovanni Bianconi è stata respinta la richiesta degli avvocati della difesa che avevano eccepito l’incompetenza territoriale e funzionale del tribunale palermitano chiedendo che lo storico processo che vede imputati ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, ex politici e boss di Cosa Nostra venisse trasferito a Caltanissetta se non addirittura a Roma o Firenze. La prossima udienza si terrà il 26 settembre e si comincerà, spiega il giornalista del Corsera, a discutere dell’ammissibilità delle prove. Su “Repubblica“ l’articolo è di Salvo Palazzolo a pagina 21. Il cronista del giornale diretto da Ezio Mauro aggiunge anche una notizia che arriva sempre dal tribunale di Palermo ma coinvolge un altro politico siciliano, attualmente capogruppo al Senato del Pdl, Renato Schifani. Il Gip, Piergiorgio Morosini, non ha accolto la richiesta di archiviazione dell’indagine a carico dell’ex presidente del Senato accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il 23 luglio, spiega Repubblica, la nuova udienza in cui Morosini potrebbe disporre nuove indagini.
Rimaniamo su “Repubblica” per dare conto di altre due notizie pubblicate dal quotidiano: nella cronaca di Roma l’articolo sull’arresto di Massimiliano Avesani, fermato ieri nella periferia della capitale, è uno dei malviventi della ‘ndrangheta, citato anche nell’ultimo libro di Roberto Saviano “ZeroZeroZero”. Sempre nella cronaca di Roma la notizia che riguarda il rischio di infiltrazioni mafiose nelle grandi opere messe in cantiere per la capitale: nella denuncia dell’associazione dei consumatori “Codici” la metro C, la nuvola dell’architetto Fuksas, l’acquario dell’Eur, e la Città dello Sport. Rimaniamo sul tema degli appalti pubblici e ci spostiamo all’Expo di Milano. Su “La Notizia” l’articolo di Alessandro Barcella evidenzia una contraddizione nei procedimenti di trasparenza e controllo sul grande evento atteso fra qualche anno: c’è un data base informatico per monitorare gli appalti dell’Expo ma i vigili e la polizia locale, sino ad oggi, non avevano accesso al sistema.
Politica e antimafia. Una breve notizia su “La Stampa“ ci porta a Torino, al processo Minotauro. La requisitoria del procuratore Gian Carlo Caselli che ha puntato il dito su politica e economia a rischio mafie in Piemonte ha portato il primo risultato. E’ possibile – scrive “La Stampa” che il consiglio regionale si doti di una commissione regionale antimafia per contrastare il fenomeno che minaccia da vicino proprio le amministrazioni locali e la politica. “L’Avvenire” torna in Campania sulla vicenda che lega rifiuti tossici, mafie, inquinamento ambientale e molto probabilmente tumori e malattie che colpiscono i cittadini campani. Dopo l’indagine avviata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, continua anche l’inchiesta giornalistica che “L’Avvenire” porta avanti da anni ,chiedendo che si faccia luce sui troppi interessi che circolano sullo smaltimento dei rifiuti e sui pochi controlli che si effettuano sulle conseguenze che i cittadini pagano sulla propria pelle in quella che il giornalista Toni Mira ha ribattezzato come “La Terra dei fuochi”.
Infine, “Il Mattino” a pagina 37 torna sul rischio del gioco d’azzardo in Campania e sui numeri che questo business fa registrare nella regione. Su “L’Avvenire” e “La Stampa” due interviste alla sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, che si appresta ad accogliere sull’isola Papa Francesco I.
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