Rassegna stampa 1 luglio 2013

Libera Informazione ne aveva già parlato in un articolo firmato da Salvo Ognibene: la mafia georgiana fa affari in Italia. Oggi lo racconta il giornalista Davide Milosa sulle colonne de “Il Fatto Quotidiano- del Lunedì”. “Hanno denaro e rapporti. Sostengono politici e uomini di Stato. Concludono affari miliardari in tutto il mondo.  Si fanno chiamare businessman, ma possiedono il piglio, l’autorevolezza, la violenza dei padrini.  Sono  i boss della mafia georgiana. Potenti, ricchissimi, letali e molto più affamati dei boss russi, saziati dalla grande abbuffata consumata insieme agli oligarchi. Oggi il Caucaso detta legge”.

Ci spostiamo su “Il Messaggero” per parlare della banca del Vaticano, lo Ior. Oggi a Regina Coeli l’interrogatorio del monsignor Scarano. “Il faro è puntato – scrive Valentina Errante – sui conti Apsa, sugli otto laici che fino al 2011 usufruivano dei depositi bancari dell’Amministratore del patrimonio della Santa Sede e sulle donazioni. Oggi il monsignor Nunzio Scarano, ex contabile Apsa, finito in cella con l’ipotesi di corruzione e truffa, potrebbe fornire lumi agli inquirenti”.

Nel week end – inoltre – a Senigallia è stata presentata la campagna nazionale “Miseria Ladra” e la nascita della Rete Numeri Pari, che ha l’obiettivo di riportare il tema della lotta alla povertà e della promozione di politiche sociali al centro del dibattito politico e pubblico. L’intervista di Radio Vaticana alla responsabile della campagna, Gabriella Stramaccioni, ufficio di presidenza di Libera.