Sparì contro casa del sindaco di Nicotera. Libera Vibo Valentia:”Chiediamo ai cittadini di non abbassare la testa e di partecipare alla vita pubblica”
Numerosi colpi di Kalashnikov sparati in via Tondo, a Nicotera, contro la casa del sindaco Francesco Pagano, avvocato, 52 anni, alla guida del comune dall’ottobre del 2012. I colpi, una quarantina in tutto, hanno attraversato l’abitazione lambendo il bagno ed altri locali dell’appartamento che il primo cittadino condivide con i suoceri. L’avvocato Francesco Pagano è stato eletto sindaco con una lista civica, dopo il precedente scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni mafiose. A Pagano la solidarietà del mondo politico e la vicinanza della società civile. In una nota il coordinamento provinciale di Libera condanna il gesto e scrive “Ancora una volta il Coordinamento invita tutti, cittadini, appartenenti alle istituzioni e uomini sani della politica sana, a non abbassare la testa dinanzi a logiche perverse che mettono sotto scacco l’intera comunità e si dissocia totalmente da tutti coloro che, nascondendo la testa sotto la sabbia, in nome di un ben non precisato tentativo di salvaguardia dell’immagine globale della popolazione, abbandonano e declinano le responsabilità personali tese a DEBELLARE il sistema ndranghetistico/criminale che domina il territorio”.
“Proprio perché siamo convinti che esistono forze buone e positive capaci di mettersi in discussione e lavorare per realizzare un contesto sociale che non sia solo apparenza ed immagine ma sostanza – continuano – ribadiamo a gran voce la necessità dell’attività sinergica simultanea tra magistratura , forze dell’ordine, istituzioni centrali e periferiche, politica e società civile per riconquistare gli spazi che appartengono a tutti i cittadini e non possono essere considerati solo appannaggio di pochi criminali”.
“Chiediamo – concludono – l’impegno di tutti a creare spazi utili ed idonei a diventare vere officine delle idee per una Politica di servizio e dove discussione e dialogo non sia solo approssimazione, ripetizione mnemonica e definizione superficiale di concetti largamente diffusi dai media; luoghi in cui ciascuno ritrovi il gusto della partecipazione e ove si possano forgiare autentiche figure politiche”.
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