Rassegna stampa 26 giugno 2013
Lega, riciclaggio e inchieste della magistratura. Dopo alcuni mesi di silenzio un nuovo blitz degli uomini della Dia torna a far parlare dei fondi del partito del Carroccio, della loro destinazione e degli intrecci con ambienti della malavita organizzata. Il racconto firmato da Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera” entra nell’indagine, fatta da intercettazioni, perquisizioni, documenti. Su “La Stampa“ Guido Ruotolo mette l’accento sulla presenza della massoneria nell’inchiesta che parte da Reggio Calabria e arriva a toccare i vertici della dirigenza leghista. Non solo massoni ma anche uomini legati agli anni bui del terrorismo nero in Italia. “Uno degli indagati – scrive Ruotolo – era in rapporti con Delfo Zorzi, terrorista nero”. Un filone analizzato anche negli articoli del “Sole24ore” che titola “Spa mafiosa e segreta sull’asse Reggio – Milano” . “Un […] un sistema criminale – scrive Galullo per il Sole – in parte di natura occulta, destinato tanto ad acquisire, gestire e sfruttare informazioni riservate, al fine di interferire sull’esercizio delle funzioni di organi istituzionali e imprenditoriali che a pianificare operazioni di alta redditività, nel campo immobiliare e finanziario, destinato al riciclaggio di risorse di provenienza delittuosa, riconducibili ad ambienti criminali legati ai De Stefano”.
Rimaniamo al Nord e restiamo sui temi legati alla criminalità organizzata, attraverso l’articolo di Nicolò Zancan, che torna per la seconda volta in pochi giorni sul delitto del procuratore Bruno Caccia per “La Stampa”: la famiglia, in relazione a documenti inediti, infatti, chiede di riaprire il processo. Al momento per il delitto è stato condannato un boss della ‘ndrangheta alla pena dell’ergastolo. Ma i familiari chiedono di andare oltre, di scoprire complicità e convergenze di interessi sul delitto del magistrato che nel 1983 in Piemonte, esattamente trent’anni fa, è stato ucciso dalla ‘ndrangheta.
Da Rosarno invece, su “L’Avvenire” la notizia del probabile sgombero delle tendopoli che ospitano i lavoratori migranti nell’area della Piana di Gioia Tauro. In tema di riforme legate alla libertà di stampa su “L’Unità” un articolo spiega l’iter ancora in corso per la proposta di modifica della legge del 1948 sulla stampa, in tema soprattutto di diffamazione. Sul tavolo varie proposte. L’ultima di ieri introdurrebbe l’obbligo di rettifica per anche per i portali on line non periodici, da un lato, e accoglierebbe la richiesta sostenuta anche dalla Ue dell’eliminazione del carcere per i giornalisti (sostituita da una multa che va da 5 a 50mila euro). Altri testi sostenuti da pd e dal pdl sono in esame alla Commissione giustizia della Camera. Il percorso per una efficace riforma che non limiti la libertà di stampa è ancora lungo.
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