Rassegna stampa 21 giugno 2013
“Nella Terra dei fuochi per chiedere scusa”. Questo il titolo con cui “Il Mattino” introduce la visita del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando in Campania. Un dossier fatto arrivare sul suo tavolo dagli amministratori locali, il rapporto nazionale di Legambiente e una terra che è stanca di promesse delle promesse dei politici che non si traducono in azioni concrete per superare la perenne emergenza rifiuti e roghi nella regione. Il racconto/reportage in prima pagina sul quotidiano campano a firma di Lorenzo Calò. L’argomento trattato anche da “L’Avvenire” che ricorda la sanzione dell’Europa, 30 milioni di euro, all’Italia imposta proprio a causa della situazione legata ai rifiuti in Campania. Rimaniamo in Campania per dare conto del reportage da Afragola: caporalato, condizioni di vita difficili per i lavoratori migranti e tanto altro nell’articolo di Gigi di Fiore. Il sottotitolo è “Qui i neri pagano per lavorare”. Gli articoli a pagina 33 e 43 de “Il Mattino”– Ieri nella giornata mondiale dei rifugiati, tanti i momenti di formazione, informazione e denuncia: dal sit-in davanti alla Regione in Campania, sino agli incontri istituzionali con la presidente della Camera, Laura Boldrini e la ministra dell’Integrazione, Cécile Kyenge.
Dalla Campania alla Calabria. Su “La notizia” la giornalista Nerina Gatti ripercorre con il magistrato Salvatore Di Landro i punti oscuri, e sono tanti, della vicenda che riguarda Nino Lo Giudice, il collaboratore di giustizia, da poco scomparso e che ha inviato un video in cui ritratta la sua deposizione. “Sembra di essere piombati nella Palermo dei veleni in procura, scrive la Gatti”. Scontri fra pezzi di magistratura, pentiti che ritrattano, rapporti riservati e molto altro. La procura di Reggio si trova in una delicatissima fase che il quotidiano individua in una “Strategia del terrore”. Sempre di magistratura e di inchieste delicate si parla anche sul quotidiano “Libero” con un articolo “Toh, la talpa di Provenzano era l’uomo del pm Ingroia” e continua sul quotidiano la campagna mediatica contro il pm di Palermo che ha condotto l’indagine sulla trattativa Stato – mafia e che ha lasciato da poco la magistratura (decisione forzata – ha dichiarato alla stampa) per entrare definitivamente in politica con il movimento “Azione civile”.
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