Rassegna stampa 18 giugno 2013
Un fatturato di quasi 17 milioni di euro. Questo il bilancio dell’economia illegale tracciato dal rapporto ecomafie 2013, curato dall’Osservatorio Ambiente e legalità di Legambiente. Oggi sui principali giornali italiani l’analisi del dossier che ogni anno fotografa i reati ambientali nel nostro Paese, l’illegalità crescente, documentandola attraverso i dati delle forze dell’ordine, della magistratura, delle cronache giornalistiche e delle “antenne” sui territori rappresentate dalle tante associazioni impegnate sul tema della legalità e della tutela dell’ambiente sui territori. Il racconto del rapporto ecomafie su “Repubblica” – “Il Corriere della Sera” – “La Stampa” – “Il Messaggero” – “Il Fatto Quotidiano” – “Avvenire”.
Focus territoriali, inoltre, nei giornali locali che dal rapporto di Legambiente hanno modo di ragionare e conoscere la situazione in cui versano intere regioni. Su “Corriere della Calabria” il “Sacco della Calabria” – su “Repubblica – Palermo“ la situazione siciliana, su “CTZen.it” quella della città di Catania, sul “Secolo XIX” quella della Liguria.
Ci fermiamo in Lombardia attraverso un articolo del “Fatto Quotidiano” a firma di Davide Milosa sulla scarcerazione del figlio del boss Papalia, capo ‘ndrangheta nella regione. Milosa scrive: Per la Cassazione a Buccinasco la ‘ndrangheta non esiste. Era successo nel 2012 quando la Suprema corte aveva bocciato il secondo grado dell’indagine Cerberus (poi riconfermato durante l’appello bis). Ha ribadito il 7 giugno 2013 facendo cadere il 416 bis nel processo Parco sud. Qui, però, la decisione della prima sezione penale ha ottenuto un risultato subito tangibile: la scarcerazione (per scadenza termini) del giovane Domenico Papalia, figlio di Antonio Papalia, superboss (oggi ergastolano), killer spietato e capo incontrastato della ‘ndrangheta per tutto il nord Italia. Secondo i magistrati Papalia junior ha raccolto l’eredità della cosca. La notizia preoccupa magistrati e investigatori che ora temono un’escalation di violenza per riequilibrare i poteri mafiosi. I timori si basano anche sul fatto che molti affiliati delle cosche (anche di alto livello) sono tornati in libertà. E così giovedì scorso il giovane erede di uno dei più potenti casati di ‘ndrangheta ha lasciato il carcere di Pavia ed è tornato a casa da mamma Rosa (Sergi) nei palazzoni accanto al cimitero in via Mascagni a Buccinasco. Dietro le sbarre ci era finito il 24 gennaio 2011, dopo oltre un anno di latitanza. Il 2 novembre 2009, infatti, gli uomini della Dia si erano presentati nell’appartamento di via Vivaldi 9 sempre a Buccinasco. E’ l’operazione Parco sud.
Trackback dal tuo sito.