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La Camera vota la legge per istituire la Commissione antimafia. L’impegno di Carolina Girasole “ricordato” in Parlamento

di Norma Ferrara il . Calabria

Ieri la Camera ha votato, all’unanimità, la legge istitutiva della Commissione parlamentare antimafia. Durante la discussione  sulla “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere” sono intervenuti alcuni onorevoli (il provvedimento passerà ora al Senato). Fra loro, anche due parlamentari provenienti da percorsi di antimafia sociale e candidati con il Partito democratico e con Sinistra ecologia e libertà. Si tratta di Davide Mattiello e Celeste Costantino. Nei loro interventi, in numerosi passaggi, sono presenti  i temi su cui sono impegnati quotidianamente, cittadini,  scuole, insegnanti, forze dell’ordine, magistratura, reti di associazioni, sindacati: si va dal riutilizzo sociale dei beni confiscati, alla sottovalutazione dell’emergenza mafia nella Capitale, dall’impegno di numerose donne che in Calabria affrontano la violenza criminale delle ‘ndrine, alle difficoltà in cui vivono familiari di vittime delle mafie e i testimoni di giustizia (L’onorevole Davide Mattiello ha ricordato, in particolare, il caso irrisolto dell’omicidio del poliziotto Nino Agostino e la moglie Ida Castellucci, Celeste Costantino la “forza dirompente” della collaborazione con la giustizia, di Giuseppina Pesce).

Qui il link integrale della seduta

In un passaggio, nell’intervento di Celeste Costantino, sono state ricordate le sindache che in Calabria stanno portando avanti una battaglia di legalità e democrazia, spesso in solitudine e altrettanto spesso isolate dalla memoria corta dei partiti che le hanno candidate. Fra queste la Costantino rivolge un pensiero particolare “la mia solidarietà”  – dice nell’intervento, a Carolina Girasole, da poco ex sindaca di Isola Capo Rizzuto, in Calabria,  dopo un’esperienza amministrativa complessa ma innovativa e nel segno della legalità e dell’antimafia.

Da poco la Girasole ha lasciato la carica di primo cittadino, sconfitta alle elezioni comunali (nelle quali il suo stesso partito ha sostenuto un altro candidato) è stata anche  oggetto di un attentato, l’ennesimo, che ha incendiato una casa di famiglia. La notizia è arrivata, dopo qualche giorno, anche sulle pagine dei grandi giornali nazionali e in alcuni Tg ma sostanzialmente in queste settimane Carolina Girasole si trova sola in un territorio in cui in tanti hanno visto con “fastidio” questo impegno  dalla parte dello Stato e dei cittadini. Ma ieri quando in aula Celeste Costantino ha fatto il suo nome, gran parte del Parlamento ha applaudito e la Costantino ha aggiunto “Carolina Giarasole ha vissuto l’ennesimo attacco dalla criminalità organizzata nel silenzio assordante della politica, anche di quella che la sosteneva e poi l’ha abbandonata”. 

Una storia, quella di Carolina, che più volte  la stampa ha  raccontato e che ha lasciato un segno  in Calabria nei percorsi di riscatto sociale, culturale e amministrativo da mafie e illegalità.

A seguire gli interventi di Celeste Costantino (Sel) e Davide Mattiello (Pd)

“Roma Capitale delle mafie”

“Più cultura contro le mafie”

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