Querele temerarie: la reazione dei giornalisti e dei cittadini contro la decisione del sindaco di Marsala

Il sindaco di Marsala, Giulia Adamo, ha chiesto, a nome della città, 50.000 euro di danni al direttore di www.marsala.it, Giacomo Di Girolamo, perchè ritiene la sua attività giornalistica “lesiva dell’immagine della città”. Appresa la notizia, un gruppo di amici e lettori ci ha spontaneamente accompagnati fino al Comune di Marsala, dove era in programma una conferenza stampa del Sindaco Giulia Adamo e del suo entourage sulle nuove isole ecologiche. In quella sede, quando è stato il suo momento per parlare, prima di porre le domande, Giacomo Di Girolamo ha letto questa dichiarazione. Le facce erano di cera. Quanto è stato liberatorio:

Colgo l’occasione del mio intervento per informare i colleghi giornalisti e gli amici presenti che il Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, mi ha chiesto, a nome del Comune, un risarcimento per “danni all’immagine della città” di 50.000 euro, non per un articolo specifico, ma per la mia attività giornalistica di direttore di marsala.it. E’ un fatto grave, un atto dal chiaro contenuto intimidatorio, per quel che mi riguarda, perchè travalica il diritto e diventa bullismo istituzionale. Mai si era visto un Sindaco comportarsi in questo modo, e mai un giornalista era stato citato in giudizio non per un pezzo scritto ma per l’intera sua attività.  Non vi voglio mettere in imbarazzo e non vi chiedo la solidarietà, perchè già ci ha pensato l’Ordine dei giornalisti, insieme ad altre autorevoli istituzioni, a denunciare la gravità dell’accaduto. Quindi, state sereni, non vi chiedo di esporvi e mettere a repentaglio quanti tra voi hanno rapporti economici con questo amministrazione e con le società partecipate.  E’ mio dovere però informarvi che, con l’atto del Sindaco Adamo, si crea un precedente che potrebbe colpire un giorno chiunque di voi. Sappiate che, in quella eventualità, io starò al vostro fianco, e non rimarrò in silenzio.  Vi informo anche che, chiaramente, ci difenderemo con tutte le nostre forze da questo tentativo di gambizzazione e che continueremo a fare il nostro mestiere di giornalisti di inchiesta anche su ciò che riguarda l’Amministrazione Comunale con professionalità, puntualità e, soprattutto, libertà, nell’interesse della città di cui ci sentiamo cittadini degnissimi.