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Gestione rifiuti a Ponza, l’inchiesta della Guardia di Finanza

di Elena Ganelli il . Lazio

Gestione dei rifiuti ancora nel mirino della magistratura pontina. Gli uomini della Guardia di Finanza di Formia questa mattina hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti dell’amministratore delegato e di tre dirigenti della DeVizia spa, società aggiudicataria del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sull’isola di Ponza. Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari Mara Mattioli ha inoltre disposto il sequestro di beni degli indagati per un importo complessivo di tre milioni e mezzo di euro. L’indagine, avviata due anni fa dal sostituto procuratore di Latina Giuseppe Miliano, ha preso spunto da alcune anomalie nella procedura di aggiudicazione della gara di appalto e nell’affidamento del servizio per poi arrivare a scoprire una irregolare esecuzione del servizio sull’isola pontina, in particolare quello della raccolta differenziata nel periodo compreso tra il 2009 e il 2011. Testimonianze e analisi della documentazione hanno permesso quindi di accertare che la società aggiudicataria non rispettava le norme contrattuali e di portare alla luce una serie di vistose irregolarità. È emerso, inoltre, che con la compiacenza di alcuni amministratori e funzionari comunali, la ditta appaltatrice aveva percepito, a fronte dell’ingannevole documentazione contabile presentata e attestante la regolare esecuzione del servizio svolto, liquidazioni di pagamento del tutto illegittime.

Tra le violazioni più significative, tra l’altro individuate anche grazie a particolari e sofisticati sistemi d’indagine autorizzati dalla Procura della Repubblica di Latina, sono apparse ricorrenti e sistematiche la mancata raccolta della differenziata, la disonesta miscelazione della stessa con quella indifferenziata, l’omessa pulizia delle strade, il mancato impiego di uomini e mezzi come da capitolato fino ad arrivare all’illecito smaltimento con il contestuale sotterramento dei rifiuti in alcune località dell’isola. Sono ancora al vaglio della magistratura ulteriori elementi che sono emersi nel corso delle indagini e che potrebbero essere significativi per successivi sviluppi.

Il pm Miliano ha contestato, a vario titolo, alle quattro persone colpite da ordinanza di custodia cautelare e ad altri undici responsabili (di cui nove ricoprenti vari incarichi nell’ambito della precedente amministrazione comunale e due membri di commissione di gara), i reati di concorso in frode in pubblica fornitura e truffa ai danni dello stato, abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Tra le violazioni più significative da parte della DeVizia, individuate anche grazie a particolari e sofisticati sistemi d’indagine autorizzati dalla Procura della Repubblica di Latina, sono apparse ricorrenti e sistematiche la mancata raccolta della differenziata, la disonesta miscelazione della stessa con quella indifferenziata, l’omessa pulizia delle strade, il mancato impiego di uomini e mezzi come da capitolato fino ad arrivare all’illecito smaltimento con il contestuale sotterramento dei rifiuti in alcune località dell’isola.

Comunque sono ancora al vaglio della magistratura ulteriori elementi che sono emersi nel corso delle indagini e che potrebbero essere significativi per ulteriori sviluppi dell’inchiesta che ha colpito l’isola più famosa dell’arcipelago pontino, già finita peraltro negli ultimi anni nel mirino degli investigatori.

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