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Rassegna stampa 2 maggio 2013

di redazione il . Rassegne

“In un Paese democratico non è accettabile che ci siano ancora troppe ombre e troppi silenzi su stragi come quelli di Portella della Ginestra”. Così ieri a Portella della Ginestra, la presidente della Camera, Laura Boldrini. Un appuntamento fondamentale per la storia dell’antimafia e della lotta per il lavoro. Il racconto della giornata sul  “Corriere del Mezzogiorno”, “Palermo Today”, “Live Sicilia”, “Il Giornale di Sicilia”

Rimaniamo in Sicilia per spostarci nella provincia di Messina, dove continua a svolgersi il processo d’Appello dell’inchiesta “Vivaio” che alcuni anni fa portò in carcere buona parte dei vertici della mafia della provincia. Sulla “Gazzetta del Sud a firma del giornalista Nuccio Anselmo, la cronaca dell’ultima udienza. Un articolo che sottolinea in particolare la collaborazione con la giustizia del giovane “Salvatore Campisi, il pentito-ragazzino – scrive Anselmo –  di Terme Vigliatore che ha deciso di cambiare strada perché a 28 anni vuole avere un’altra occasione per guardare in faccia suo figlio”. Una collaborazione molto importante, sotto il profilo giudiziario e culturale. Il giovane – infatti – dopo la deposizione ha lanciato un appello ad altri giovani provenienti da famiglie mafiose affinchè “non si lascino costringere da parenti o amici o conoscenti, di non lasciarsi convincere, perché si distruggono la vita e non è una cosa che un giovane di oggi per qualche momento di padronanza, o per soldi, o un po’ di droga, si deve distruggere la vita”.

Ci spostiamo dalla Sicilia alla Campania, grazie ad un articolo pubblicato dal giornalista Nello Trocchia, sul blog del Fatto Quotidiano. Con una analisi come sempre puntuale e attenta il giornalista che da anni si occupa di mafie, traffico illecito di rifiuti e infiltrazioni mafiose nelle pubbliche amministrazioni, osserva: “L’ultimo comune sciolto per condizionamento mafioso è Giugliano, terza città campana per numero di abitanti. Due volte, in passato, interessato da ipotesi di azzeramento per collusioni criminali, ma poi ‘graziato’ dai ministri dell’interno che hanno scelto la strada del ‘volemose bene’. “Anna Maria Cancellieri, ex responsabile del Viminale – continua Trocchia –  non ha fatto sconti decidendo di proporre al Consiglio dei Ministri, che ha ratificato, lo scioglimento del comune per condizionamento camorristico. Ora il ministro dell’Interno è Angelino Alfano“. “L’autore del lodo salva-Berlusconi- spiega Trocchia –  bocciato dalla Consulta, proporrà e deciderà sugli scioglimenti per condizionamento mafioso dei comuni, ma anche delle Asl (ne sono state azzerate quattro dal 1991, anno di introduzione della legge). Sempre al ministro spetta l’avvio della proposta di incandidabilità per un turno degli amministratori responsabili dello scioglimento. La decisione viene poi assunta dal Tribunale competente”.

E di una camorra che non solo infiltra le amministrazioni comunali ma investe anche oltre i confini tradizionali parla oggi anche il Resto del Carlino con un approfondimento che torna sull’operazione Mirror  scattata alcuni giorni fa a Rimini.

 

 

 

 

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