Puglia,“Laboratorio Legalità Marcone”: cittadini e istituzioni cancelleranno domani scritta intimidatoria
Pennelli e vernice. Queste le due “armi” antimafia il prefetto di Foggia, Luisa Latella, don Marcello Cozzi della presidenza nazionale di Libera, rappresentanti di istituzioni locali e volontari cancelleranno la provocazione fatta da ignoti nella notte fra il 25 e il 25 aprile scorso contro il Laboratorio Legalità Francesco Marcone. «Lo faremo in una data simbolica come la Festa dei Lavoratori, proprio nella patria di Giuseppe Di Vittorio – fanno sapere in una nota da Libera – per riaffermare la memoria e l’impegno di una comunità che continua a lottare contro il fardello della criminalità e della mentalità mafiosa».
Il Fatto.“Ha vinto la mafia”. Con questa frase, nella notte, ignoti avevano imbrattato il portone d’ingresso del capannone del Laboratorio di Legalità “Francesco Marcone”, bene confiscato alla mafia e gestito dalla Cooperativa Sociale ‘Pietra di Scarto’ di Cerignola, in provincia di Foggia. Lo stesso dove, da tempo, campeggiava l’affermazione opposta. Ovvero: “Qui la mafia ha perso”. Un laboratorio, quello che ha sede a Cerignola, che è intitolato a Francesco Marcone, direttore dell’Ufficio del registro di Foggia assassinato il 31 marzo del 1996 sotto il portone di casa. L’esempio di Marcone, funzionario che con il suo coraggio e rigore si è opposto a corruzione e criminalità, continua a vivere in questo laboratorio e in numerose attività antimafia in corso sul territorio, non solo in Puglia. E proprio questo impegno, che vede la partecipazione di tanti cittadini e la visita di centinaia di ragazzi ogni anno, che ha dato fastidio. Qualche giorno prima, inoltre, il laboratorio aveva ospitato il passaggio della Carovana internazionale antimafie, un cammino che è partito da Tunisi e che, attraversando la Puglia, ha poi raggiunto il 25 aprile il Lazio, nella giornata della resistenza contro fascismi e mafie.
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