La Carovana del 25 aprile: antimafia, liberazione e impegno
Ultima tappa della Carovana antimafie nel Lazio. Nel giorno della Liberazione, non potevamo non unirci al tradizionale corteo antifascista di Porta San Paolo. Mattinieri come sempre e con sorprendente puntualità, siamo tra i primi ad arrivare al concentramento con i due furgoni al seguito. Tra Arco di Costantino e Piramide sfilano assieme i partigiani dell’Anpi, gli studenti, i precari, gli esodati della Fornero, le comunità di migranti e diverse formazioni politiche, figlie dell’eterna diaspora a sinistra. C’è un po’ meno gente del previsto, forse a causa dei giorni di ponte e della “complessa” fase politica. Dal palco Alessandro Cobianchi dell’Arci e Ferdinando Secchi di Libera portano i nostri saluti, ricordando il tema delle due resistenze, quella antifascista e quella antimafia, e riaffermando il legame inscindibile tra diritti, cittadinanza, legalità e democrazia. Il comune punto di riferimento resta sempre la Costituzione repubblicana. Da difendere e da attuare, di più e meglio.
A pranzo ci trasferiamo al Pigneto. Siamo ospiti dello spazio dell’Associazione antimafie “Dasud” per la loro “Resistenza imPERTINIente”. Una tappa per rinsaldare il legame tra le associazioni promotrici è questa piccola realtà, nata nel 2005 a Reggio Calabria e trasferitasi dal 2009 nella Capitale per “ricostruire memoria, condivisa dal basso e non riconciliata dall’alto”. Dasud oggi vanta una preziosa mediateca intitolata alla memoria di Giuseppe Valarioti, sindaco comunista di Rosarno ucciso dalla ndrangheta nel giugno del 1980, e la tenacia di tante ragazzi e tanti ragazzi. Nei prossimi giorni la Carovana si sposterà in Liguria. A loro il testimone. Se sapete contare, continuate a camminare!
Mattia Ciampicacigli e Annalisa Ausilio per “Carovanaantimafie.eu”
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