Trattativa, via libera dalla Cassazione alla distruzione intercettazioni
Le sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito la distruzione delle intercettazioni tra il Presidente della Repubblica uscente Giorgio Napolitano e Nicola Mancino, imputato nel processo sulla trattativa Stato-mafia in corso a Palermo. I giudici della Suprema corte hanno rigettato, così, il ricorso presentato dai legali di Massimo CIancimino, altro imputato al processo, che l’8 febbraio scorso avevano fatto ricorso contro l’ordinanza del Gip di Palermo che aveva respinto la richiesta di poter ascoltare il contenuto delle intercettazioni.
La distruzione dei nastri, prevista lo scorso 11 febbraio è stata, quindi, rimandata in attesa del responso della Cassazione, arrivato in anticipo rispetto alla data prevista del 22 aprile.
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