Il 9 aprile associazioni in piazza per la giustizia e i diritti
Mobilitazione in tutta Italia. Appuntamento davanti i Tribunali per firmare tre importanti leggi di iniziativa popolare. Dalle 9:00 alle 13:00, tutti i cittadini sono invitati a sottoscrivere l’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento, il problema del sovraffollamento carcerario (rafforzando il concetto di misura cautelare intramuraria come extrema ratio, proponendo modifiche alla ex-Cirielli sulla recidiva, imponendo l’introduzione di una sorta di “numero chiuso” sugli ingressi in carcere) e quello della depenalizzazione del consumo di sostanza stupefacenti (modifica della legge Fini-Giovanardi).
I disegni di legge, già presentati in Cassazione e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 26 del 31 gennaio scorso, sono stati proposti da un cartello di associazioni tra cui A Buon diritto, Antigone, Arci, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione nazionale giuristi democratici, Cgil, Coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti, Gruppo Abele, Unione Camere penali italiane.
Nell’appello del comitato promotore si legge che: «Con una sentenza all’inizio dell’anno la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato l’Italia per trattamenti disumani e degradanti, in relazione allo stato delle carceri. L’Italia ha un anno di tempo per ripristinare le condizioni dello stato di diritto e l’osservanza della Costituzione. Il Presidente Napolitano ha definito il sovraffollamento carcerario una questione di “prepotente urgenza” e di recente ha rivolto l’ennesimo invito perché siano approvate misure strutturali per porre fine alle disumane condizioni delle carceri».
Nell’appello si legge ancora che: «Sono state elaborate tre proposte di legge di iniziativa popolare, sostenute da un vasto Cartello di organizzazioni e associazioni impegnate sul terreno della giustizia, del carcere e delle droghe: la prima propone l’inserimento nel Codice Penale del reato di tortura secondo la definizione data dalla Convenzione delle Nazioni Unite; la seconda interviene in materia di diritti dei detenuti e di riduzione dell’affollamento penitenziario. La terza si propone di modificare la legge sulle droghe nei punti più odiosi che provocano tanta carcerazione inutile».
A Torino, il primo firmatario per il presidio sarà don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera.
Per tutta la mattina sarà attivo l’ashtag twitter #firma3leggi con cui commentare l’iniziativa e segnalare la propria sottoscrizione.
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