Rassegna stampa 27 marzo 2013

Accade ancora a Barcellona Pozzo di Gotto. Dopo gli omicidi che nei primi mesi dell’anno hanno fatto alzare la tensione nella cittadina in provincia di Messina, dove vent’anni fa venne ucciso dalla mafia il cronista siciliano Beppe Alfano, un nuovo atto di violenza dà la misura della situazione in cui versano, amministratori locali, investigatori, cittadini e giornalisti. Nella notte fra il 25 e il 26 marzo scorso è stata incendiata l’auto del giornalista, firma di punta della Gazzetta del Sud da Barcellona Pozzo di Gotto e dintorni, Leonardo Orlando. Secondo il questore – spiegano sulle colonne del giornale messinese – la mafia barcellonese sta alzando il tiro perché in difficoltà ma la risposta dello Stato non si farà attendere. Pronta la solidarietà dell’ordine dei giornalisti e del sindacato ma anche dei colleghi che al fianco di Orlando in questi anni hanno raccontato l’ascesa del clan dei barcellonesi, gli arresti coordinati dalla Dda di Messina e le collaborazioni dei “nuovi” pentiti interni alla cosca. Fra i tanti, Nuccio Anselmo, con l’articolo “Lavorare e scrivere in terra di mafia”. 

 

Mentre tutto questo accade prosegue, a distanza, il botta e risposta fra l’ex procuratore nazionale Piero Grasso (clicca qui per vedere la puntata di “Piazza pulita” con la replica a Travaglio) e il giornalista del “Fatto Quotidiano”, Marco Travaglio. Sul Fatto di oggi in edicola un’ampia ricostruzione, punto per punto, delle osservazioni del vicedirettore del quotidiano diretto da Padellaro e la notizia della lettera del procuratore Gian Carlo Caselli al Csm. 

Mentre due storici magistrati impegnati nella lotta alle mafie proseguono in questa “vecchia” ma quanto mai attuale rivalità professionale (e differente ricostruzione storica degli eventi) la società civile non si ferma. Torna in marcia, come ogni anno, per la XVI edizione della “Carovana internazionale antimafie” promossa da ARci, Libera, Avviso Pubblico. La notizia, fra gli altri, su Rainews24, sul Corriere.it e su Repubblica.