Rassegna stampa 12 marzo 2013
Giustizia in primo piano oggi sui principali quotidiani nazionali: dalla marcia del Pdl al Tribunale di Milano al rinvio della distruzione delle intercettazioni Napolitano-Mancino fino al caso Cosentino.
Il Corriere della Sera ospita un articolo a firma di Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella, nel quale i due giornalisti raccontano la giornata di ieri al Tribunale di Milano. “L’ex guardasigilli Angelino ALfano – si legge – comizia sulla gradinata del Tribunale di Milano alla testa di 100 parlamentari Pdl sotto la gigantografia di Falcone e Borsellino”. La protesta è contro la Procura di Milano che, nell’ambito del processo “Ruby” ha inviato per la seconda volta una visita fiscale a Sivlio Berlusconi, ricoverato all’ospedale San Raffaele.
La Repubblica ospita una ricostruzione di Carmelo Lo Papa e Umberto Rosso nella quale si riportano le preoccupazioni del Presidente della Repubblica Napolitano, allarmato dall’escaltion della protesta del Pdl. “Quanto avvenuto – si legge – è stato vissuto dal Colle nè più nè meno che come uno sgarbo. Tanto più che poi gli eventi precipitano dopo che Alfano aveva chiesto e ottenuto un colloquio con il Capo dello Stato”.
L’Unità ospita un’intervista a Gerardo D’Ambrosio, ex capo della Procura di Milano, poi eletto in Senato con il Pd, che non nasconde lo sgomento per quanto successo. Intervistato da Giuseppe Vespo dice: “Che io ricordi in quarantacinque anni non è mai accaduto. Mi sembra una cosa assurda. E’ una protesta contro la amgistratura che non ha nessuna ragione”.
Cambiando argomento, ma restando sempre in tema giustizia, Il Tempo pubblica un articolo di Francesco Damato sulla crisi politica e le principali questioni giudiziarie sul tappeto. Dai processi contro Berlusconi, alle intercettazioni Napolitano-Mancino, non ancora distrutte a Palermo. Nell’articolo si legge: “Tutti, ma proprio tutti i nodi del malandato sistema politico, istituzionale e giudiziario del Paese stanno venendo drammaticamente al pettine del povero Giorgio Napolitano. (..) Di questi nodi, con particolare riferimento ai rapporti tra la magistratura e la politica, il Presidente della Repubblica da almeno un anno a questa parte ha potuto sperimentare la durezza (..) sulla propria pelle”.
Dalla mancata distruzione delle intercettazioni Napolitano-Mancino al caso Cosentino. La Stampa pubblica un articolo di Guido Ruotolo, nel quale il giornalista scrive che l’ex sottosegretario all’economia si consegnerà giovedì agli inquirenti. “Giovedì sera – si legge – si consegnerà in carcere Nicola Cosentino, che ha visto respinte le sue due istanze di revoca delle due misure cautelari non concesse dalla Camera. E che adesso che non è più parlamentare saranno operative”.
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