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Rassegna stampa 6 marzo 2013

di redazione il . Rassegne

Grande attenzione della stampa oggi alla notizia dell’incendi che ha devastato al Città della scienza a Napoli. Il Corriere della Sera, nell’articolo di Fulvio Busi, dà ampio spazio alla vicenda. Scrive il giornalista: “Hanno ucciso il planetario e il museo interattivo, l’Officina dei piccoli e l’incubatore di imprese, le esposizioni di Futuro Remoto e pure il server per il sito internet. In una sola notte l’hanno cancellata perfino dal mondo virtuale”.

Il Corriere del Mezzogiorno lancia l’appello dello storico Giuseppe Galasso che scrive: “Questo è per Napoli il momento di un “governo tecnico” che ponga i problemi più urgenti con precedenza assoluta rispetto a tutti i particolarismi programmatici e a tutte le appartenenze politiche e non politiche. La città ha competenze ed energie del tutto in grado di assicurare un tale governo”.

Il Mattino di Napoli ospita l’intervista di Luigi Roano al Sindaco partenopeo. De Magistris parla di una “strategia della tensione, siamo sotto attacco, non si deve sottovalutare nulla ma quel rogo secondo me è opera di una mano criminale”. Il Sindaco rincara la dose aggiungendo che: “La mia idea è che vedo complessivamente un tentativo di destabilizzare la città, una strategia della tensione e criminale la vedo, non è che tutto è collegato, però credo che ci sia chi muove le fila”.

Sempre sulle pagine de Il Mattino è ospitata l’intervista di Tiziana Tricarico all’astrofisica Margherita Hack. “Quel che è successo a Napoli è una cosa davvero terribile. Città della scienza è nata con un’idea grandiosa. Era, anzi è, una ricchezza enorme per la città”.

Anche La Repubblica si occupa dell’argomento con un lungo articolo di Roberto Saviano. Lo scrittore casertano scrive: “Di quel gioiello culturale dela periferia occidentale di Napoli oggi resta poco. Uno scheletro sul mare. COmpletamente distrutto lo Science center, i planetario, sei caponnoni per dodicimila metri quadri e danni per oltre venti milioni di euro”.

L’Unità ospita un editoriale di Pietro Greco dal titolo emblematico “Dalla rinascita al declino”, dove scrive che: “La Città della scienza era (è) un modello di sviluppo economico sostenibile. Fornisce un’indicazione concreta – forse l’unica possibile – alla città e al Paese”.

Cambiando argomento, la stampa in Toscana dà spazio alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie organizzata da Libera e da Avviso Pubblico il prossimo 16 marzo a Firenze.

La Repubblica nell’edizione di Firenze dà risalto alla presentazione dell’iniziativa, riportando le dichiarazioni di don Luigi Ciotti e di don Andrea Bigalli.  Quest’ultimo dice: “Sono molte le ragioni che ci hanno fatto scegliere Firenze. È innanzitutto la città sfregiata dalla strage di via Georgofili, di cui quest’anno ricorreranno i vent’anni dall’attentato in cui morirono 5 persone. Firenze è poi la città adottiva di Nino Caponnetto, quella in cui è nato Pier Luigi Vigna nonché del giudice Gabriele Chelazzi”.

Anche il Corriere Fiorentino, nell’articolo di Jacopo Storni dà spazio all’iniziativa.  Scrive il grionalista: “Caterina, Nadia, Angela, Fabrizio, Dario. I nomi delle cinque vittime della strage dei Georgofili, di cui quest’anno cade il ventesimo anniversario, riecheggeranno per tutta Firenze sabato 16 marzo, quando dalla Fortezza allo stadio Franchi, con partenza alle ore 9, sfilerà il mega corteo contro la criminalità organizzata a cui parteciperanno centinaia di amici e parenti di vittime della mafia”.

 

 

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