In Parlamento più giovani, donne e candidati trasparenti
878 candidati hanno aderito in fase di campagna elettorale alla campagna “Riparte il futuro” promossa da Libera e Gruppo Abele contro la corruzione. In queste ore lo staff che ha curato la prima campagna digitale per le candidature trasparenti e contro la corruzione è impegnato a monitorare, dopo il voto dello scorso 24 – 25 febbraio, i parlamentari trasparenti che sono sati eletti. ” Entro circa una settimana avremo i risultati definitivi” – fanno sapere e intanto una prima stima fra Camera e Senato fa intravedere un dato: questo Parlamento, con tutte le incertezze che riguardano maggioranza e Governo, sarà un Parlamento con un maggior numero di donne, di giovani e di “braccialetti bianchi” ovvero di politici che hanno preso un impegno preciso contro la corruzione firmando la piattaforma promossa da “Riparte il futuro”.
Sono 75 i senatori e 191 i deputati trasparenti rintracciati nell’arco parlamentare monitorato in queste ore da “Riparte il futuro” (confronta l’aggiornamento continuo cliccando qui). E in queste ore in cui nuove inchieste su politica e corruzione tornano ad affollare le prime pagine dei principali quotidiani italiani, la battaglia contro la corruzione ritorna in primo piano. Lo sanno bene i 151 mila cittadini che hanno firmato (e continuano a farlo – clicca qui per aderire alla campagna) per sostenere questa piattaforma e la campagna digitale.
L’Italia contro la corruzione. Volti più o meno noti che è possibile trovare sul portale di “Riparte il futuro” e che hanno voluto dire la loro sull’importanza di questa battaglia. Come Cinzia, psicoterapeuta, che scrive “Ho firmato perché credo nel cambiamento. Ma il cambiamento non succede, non si può attendere con le mani in mano. Bisogna farlo capitare. Ognuno per quello che può”. O la nota conduttrice Serena Dandini che spiega “Firmo perché le ingiustizie sociali nascono anche dalla corruzione. E la alimentano. Un mondo corrotto è un mondo ingiusto, dove vince chi approfitta del potere pubblico, a danno di ognuno di noi”.
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