Rassegna stampa 27 febbraio 2013

Ampio spazio, com’era prevedibile, oggi è dedicato dai giornali alla situazione politica del Paese, dopo il risultato incerto delle elezioni. Fra gli altri, segnaliamo una interessante analisi del voto di  Renato Mannheimer sul Corriere della sera, a partire da  percentuali, orientamenti e numeri sui possibili scenari futuri circa le alleanze e l’agenda politica. Anche Repubblica analizza i dati emergenti dal voto, tramite un ritratto svolto da Coldiretti, basato sulle statistiche riguardanti sesso ed età dei nuovi eletti: la fotografia complessiva è quella di un Parlamento con più donne e più giovani.

Su Il Fatto Quotidiano, Sandra Rizza e Giuseppe Lo Bianco intervistano Rosario Crocetta in merito ad una possibile alleanza in Parlamento tra Pd e Movimento 5 Stelle: la Sicilia, infatti, è attualmente esempio concreto di collaborazione tra democratici e grillini, i quali proposta su proposta decidono se votare conformemente o no al Pd.  Per quanto riguarda le cronache locali, la Gazzetta del Mezzogiorno dà conto di una serie di episodi intimidatori avvenuti a Toritto, per mano della criminalità organizzata, nei confronti di alcuni esponenti della giunta comunale.
Il Quotidiano della Calabria riporta invece le dichiarazioni dei familiari di Carmine Venturino, ex fidanzato di Denise Cosco e tra gli esecutori dell’omicidio di Lea Garofalo: Venturino decide poi di pentirsi  e fa ritrovare i resti carbonizzati della donna. I suoi familiari hanno oggi diffuso una dichiarazione, in cui si dissociano da tutto ciò che Venturino ha dichiarato e che possa eventualmente infangare il loro buon nome; oltre a ciò, ne disconoscono il pentimento.
Sempre su Il Quotidiano della Calabria troverete la notizia del ritorno in libertà di Bruno Zaffino, ex assessore comunale di Serra San Bruno, arrestato il 19 Novembre scorso durante l’operazione antimafia “Saggezza” e accusato di violenza privata aggravata dalle modalità mafiose.
Su Il Mattino si parla invece del parere dei pm depositati ieri sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Nicola Cosentino. Attualmente non si conosce contenuto e conclusioni di tali pareri, ma gli atti sono al vaglio del Tribunale e la decisione verrà adottata prima che Cosentino decada dalla carica di parlamentare.  La Gazzetta del Sud riporta invece l’arresto di quattro presunti esponenti di Cosa Nostra accusati di estorsione ai danni dell’imprenditore Natale Giunta, il quale aveva sporto denuncia dopo esser stato contattato nel marzo scorso dagli esattori del racket.