Trattativa Stato-mafia, il teste Bellini parla della “pista americana”
L’udienza preliminare del processo sulla trattativa Stato-mafia si arricchisce di nuovi particolari. Ci sarebbe stata una “pista americana” che Totò Riina avrebbe attivato per aprire un negoziato con le istituzioni italiane. A parlarne ieri è Paolo Bellinim estremista di destra ed esperto di arte, chiamato a deporre dal Gup Piergiorgio Morosini. Ascoltato già nella seduta del 13 febbraio, Bellini ieri è stato sottoposto al controesame da parte dell’avvocato Basilio Malio, difensore di Mario Mori.
Bellini, rispondendo alle domande poste dalla difesa, ha dichiarato di essere venuto a conoscenza dell’intervento americano da Antonino Gioè, tra i killer di Capaci, suicidatosi in carcere poco dopo l’arresto. A sollecitare l’intermediazione Usa sarebbe stato Totò Riina, sfruttando i propri legami oltreoceano.
La prossima udienza è prevista per il 28 febbraio.
Trackback dal tuo sito.