Rassegna stampa 22 febbraio 2013
Ultimo giorno di campagna elettorale, e nel dibattito politico fa capolino la mafia. L’Espresso pubblica un articolo a firma di Roberto Saviano, nel quale l’autore di Gomorra parla della compravendita di voti. Se nelle grandi città è più facile la scelta del candidato in base alla condivisione del programma, nei paesi la situazione è differente. «Le elezioni si vincono nei paesi – scrive Saviano – nelle procince, porta a porta, favore per favore, cinquanta euro per cinquanta euro».
Di mafie e illegalità si occupa anche Agl – Gruppo editoriale l’Espresso, nell’articolo a firma di Fabrizio Merli, in un’intervista a Umberto Ambrosoli, candidato alla guida della Regione Lombardia. «La criminalità organizzata si combatte con l’equità sociale, con uno Stato che funziona e facendo comprendere ai cittadini l’importanza delle regole che non vanno vissute come un ostacolo».
Di mafie si parla anche in Liguria, regione coinvolta da numerose operazioni contro ‘ndrangheta e Cosa nostra. Vincenzo Galliano, del Secolo XIX, intervista il candidato Pd Andrea Orlando che afferma: «Occorre estirpare la criminalità organizzata che ha messo radici nella nostra regione – dichiara Orlando che aggiunge che – l’obiettivo è facilmente realizzabile nell’arco della prossima legislatura».
Di mafia parla anche Grillo che, come riporta l’agenzia di stampa Agi, al comizio a Viterbo afferma che: «La mafia non c’è piu’ in Sicilia, non c’è più voto di scambio perchè non ci sono più soldi. Quando abbiamo vinto – aggiunge – hanno subito parlato di mafia e voto di scambio. La realtà è che i ragazzi del Movimento Cinque Stelle che sono stati eletti all’Assemblea Siciliana si sono ridotto lo stipendio».
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