Camorra, narcotraffico e estorsioni: colpo al clan Sacco -Bocchetti
Una quarantina gli indagati esponenti del clan Sacco – Bocchetti, attivo a Napoli, accusati di traffico di droga in due differenti operazioni compiute oggi da squadra mobile e Guardia di Finanza. I provvedimenti sono stati emessi dal gip presso il tribunale di Napoli, su richiesta dei pm della direzione distrettuale antimafia. I narcos della camorra appartengono al clan Sacco-Bocchetti, in origine, alleato con i Licciardi. Poi la guerra: una serie di contrasti interni per stabilire il predominio della zona di san pietro a patierno e della piazza di spaccio di cui Carmine Grimaldi era responsabile per conto di Vincenzo Licciardi. L’operazione di oggi si basa su intercettazioni ma anche sulle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, compresi esponenti di alcuni clan attivi sui territori vicini. A Vincenzo Esposito, alias ‘o porsche’, zio di Biagio Esposito e suocero di Fabio Magnetti, viene contestato il ruolo di dirigente e organizzatore del clan. Una cosca, come emerge dall’indagine di oggi, in cui anche le donne avevano un ruolo. In particolare, la contabilità del clan e la gestione delle attività dell’organizzazione criminale. Eseguiti anche sequestri di beni immobili, complessi aziendali, beni mobili, libretti di deposito e conti correnti bancari.
Arrestato nel napoletano esponente clan Mallardo. Nelle stesse ore di questa mattina un’altra operazione ha messo a segno un importante colpo contro alla camorra. Latitante da circa un anno i carabinieri hanno arrestato all’alba di oggi Giuliano Amicone, 51 anni, ricercato per associazione mafiosa. Il ricercato e’ stato trovato dai militari del nucleo investigativo di un comune a nord di Napoli. Amicone è ritenuto un esponente di primo piano del clan Mallardo.
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