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Lentini, la Prima Vera Rossa. Gli studenti sui terreni confiscati ai boss

di Valentina Leone il . Progetti e iniziative, Senza categoria, Sicilia

La cooperativa Beppe Montana Libera Terra, nata nel giugno del 2010 sui terreni delle province di Catania e Siracusa per gestire i beni confiscati alla mafia, si racconta: lo fa con un incontro dal titolo “La Prima Vera Rossa: comincia da qui il cambiamento”. Un evento che vedrà la partecipazione di Alfio Mangiameli, sindaco di Lentini, Salvatore Pappalardo, arcivescovo metropolitano di Siracusa, Alfio Curcio, presidente della cooperativa, Maria Ada Mangiafico, preside del Liceo Classico Gorgia, Don Luigi Ciotti, Armando Rossitto, responsabile del progetto “casa nostra, fattoria della legalità” e Antonio Bernardi, presidente della fondazione Vodafone Italia.

Protagonisti dell’incontro saranno gli studenti del Gorgia, i quali illustreranno i loro lavori sul tema della lotta alle mafie. Modera i lavori Umberto di Maggio, coordinatore di Libera Sicilia. Due anni molto intensi, per la cooperativa Beppe Montana, intitolata al commissario catanese ucciso nel 1985 da Cosa Nostra. Nata nel 2010, aderisce a Libera aggiungendosi ai progetti già attivi a Palermo, in Puglia e in Calabria. Novantacinque ettari confiscati a fine anni 90 alla famiglia Riela e al clan Nardo, dislocati nei Comuni di Belpasso, Ramacca, Motta Sant’Antastasia e Lentini. I terreni sono attualmente gestiti da quattro giovani soci, selezionati tramite bando pubblico curato dalle prefetture di Catania e Siracusa, con la supervisione di Libera. Il 30% dei soci, come per le altre cooperative aderenti al progetto Libera Terra, è costituito da lavoratori svantaggiati.

Agrumeti, uliveti, semina e orti, i cui prodotti vengono poi commercializzati col marchio Libera Terra: una riqualificazione del territorio svolta con pochi mezzi e tantissimo impegno e buona volontà, che ha ridato dignità al lavoro agricolo e ha fatto sì che la cooperativa stessa potesse integrarsi e partecipare alle iniziative intraprese da Enti locali, Associazioni e Istituti scolastici sul territorio. Nel giugno scorso la cooperativa viene colpita da un gravissimo incendio che distrugge quasi sei ettari di terreno, ovvero oltre 2000 piante di aranci e 100 alberi di ulivo. Tutto fa pensare ad un fatto doloso, ma la cooperativa non si ferma e, seppur con fatica e ulteriori sacrifici, decide di andare avanti.

“Il forte scoramento iniziale è stato ben presto messo da parte, grazie soprattutto ad una vera e propria gara di solidarietà da parte di volontari, associazioni e donatori provenienti da tutta l’Italia. In molti hanno trascorso l’estate insieme a noi, lavorando e dandoci una mano al ripristino dei terreni; le donazioni, invece, sono state utilizzate per ricomprare le piantine e il materiale necessario per riqualificare l’area danneggiata” – ci racconta Alfio Curcio, presidente della Cooperativa. “Oggi per noi è una bellissima giornata” – prosegue – “i ragazzi delle scuole presenteranno dei lavori prodotti da loro sul tema dell’antimafia: cortometraggi, e anche alcune poesie scritte dai più piccoli.” Un evento, insomma, che segna gli oltre due anni di attività della cooperativa, come lavoro sui terreni confiscati ma anche e soprattutto sul territorio e insieme alle istituzioni per la legalità.

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