Atlante delle guerre, la quarta edizione

Spiegare le ragioni, raccontare, accanto a numeri e fatti, il significato vero e l’humus delle guerre che percorrono il nostro pianeta:  questi gli intenti dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo 2013 presentato lo scorso 11 Gennaio, al Caffè Fandango di Roma. Il volume, sostenuto tra gli altri da Amnesty, Nazioni Unite, UNHCR, Tavola della pace e Associazione Ilaria Alpi, cataloga e approfondisce i conflitti in corso nel mondo, spiegandone le ragioni, riportando i danni ambientali e ai beni culturali e, soprattutto, raccontando le condizioni di vita dei civili; si tratta di 36 schede – conflitto, compilate da giornalisti di varie testate.

Spiega Raffaele Crocco, giornalista Rai, documentarista e ideatore dell’annuario – “è fondamentale capire quelle che sono le ragioni della guerra, ma è altrettanto importante ricordare che i protagonisti dei conflitti sono in buona parte civili, persone che fuggono o che ne rimangono vittime senza prenderne parte”. E infatti, quest’anno, in collaborazione con l’Unhcr, verrà destinato un euro sul costo di copertina ai profughi della Siria. Particolare attenzione, attraverso una sezione chiamata “Inoltre”,  viene data anche a situazioni “limite”, conflitti non dichiarati o appena terminati. Ma la novità assoluta di questa edizione è un “mini – atlante” all’interno del volume, dedicato al tema della pirateria, argomento su cui si sa ancora troppo poco e che negli ultimi anni è sempre più presente nelle cronache estere.

Oltre a questo speciale, potrete trovare un’analisi del fenomeno del Land Grabbing, un approfondimento a cura di Banca Etica sul rapporto tra finanza e guerra e il punto sullo stato dei rifugiati firmato dall’UNHCR. Molti gli interventi durante la presentazione, alla quale hanno presenziato Emanuele Giordana, giornalista e cofondatore di Lettera22, il fotoreporter Fabio Bucciarelli, Riccardo Noury, Luisa Morgantini, Federico Fossi e Mariangela Gritta Grainer. Proprio quest’ultima ha evidenziato l’importanza del tema della pirateria, molto caro all’Associazione Ilaria Alpi anche perchè la giornalista, uccisa in Somalia nel 1994, venne sicuramente a contatto con interessi, coinvolgimenti e traffici che a questo tema sono legati a doppio filo .

Un’interessante proposta viene poi da Emanuele Giordana, il quale afferma che “dovrebbe essere dedicato un capitolo a che cosa fa, o non fa, l’Italia per la politica estera”: una provocazione intelligente che raccoglie l’approvazione anche di Roberto Natale, ex segretario FNSI e ora candidato alle politiche con Sel, il quale ricorda come la vicenda degli F35 sia indicativa di quella che è la direttrice e la visione complessiva secondo cui si muove il nostro paese rispetto alla politica estera.

Il costo del volume, disponibile nelle librerie di tutta Italia, è di 20 euro.

E’ possibile acquistare l’Atlante direttamente sul sito www.atlanteguerre.it e www.aamterranuova.it/