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Un nuovo anno di Libera Informazione

di Santo Della Volpe il . L'analisi

Il sito internet di Libera Informazione ha cambiato veste grafica ed impostazione: e  non è un cambiamento di facciata. Al contrario  il rinnovamento del nostro portale  nasce dalle nuove esigenze che ci impongono  la crescita dei nostri contatti ed i rapporti con il territorio. I numeri parlano chiaro: Libera Informazione ha raggiunto la cifra di 18mila articoli pubblicati  grazie alla redazione ed ai 35 collaboratori volontari sparsi sul territorio, in Sicilia,Calabria,Campania, Puglia, Basilicata, Lazio, Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, cui si aggiungono  20 “firme” nazionali di giornalisti e collaboratori autorevoli.  Abbiamo avuto  più di 1.500.000 visite e quasi 3.000.000  di pagine visualizzate dal 18 dicembre del 2007,data di avvio del lavoro giornalistico, con una media di 1.500 visite al giorno.  A questi dati si aggiungono i 4.000 iscritti alla newsletter quindicinale “ Verità e Giustizia” che approfondisce le tematiche sul contrasto alla criminalità organizzata, dal 2011 uscita con regolarità e dedicando ogni numero ad un tema specifico.

In molti incontri e dibattiti con i collaboratori ma soprattutto nei seminari con i  referenti e gli aderenti a Libera sparsi sul territorio, è emersa la necessità di un salto di qualità, verso più notizie, più approfondimenti, più denunce delle mafie e più valorizzazione delle risposte adeguate nel contrasto alle criminalità organizzate ed alla corruzione.  Abbiamo così voluto rispondere a queste esigenze usando anche gli strumenti più affermati della comunicazione, dai vari Social Network a Twitter,  aumentando le voci nel portale e dando spazi appositi alle notizie,segnalazioni, denunce dai territori. E contemporaneamente abbiamo voluto segnare ,con un apposito spazio, i commenti, gli editoriali che possano anche far emergere il nostro punto di vista e le nostre analisi sul contrasto alle mafie, sulla lotta alla corruzione, più in generale sulla legalità, in tutti gli aspetti nei quali si articola .

Uno strumento più aggiornato e moderno, offerto alla rete di Libera, per pubblicare notizie, stimolare analisi e rimandare sul Web  questi approfondimenti ,  in un “ping-pong”  tra territorio e giornalismo che offra strumenti per  far ripartire, quotidianamente, il contrasto alle mafie. Ed anche perché siamo tutti coscienti che solo la conoscenza e la rete, fanno sentire  più forti e meno isolati coloro che ogni giorno,con il loro lavoro, devono tenere alta la bandiera della legalità. La situazione  economica e sociale che abbiamo di fronte non è semplice, non induce a inutili ottimismi. Perché  la crisi economica  ha spinto interi settori sociali vicino e ben oltre la soglia della povertà:  la riduzione del reddito di molti strati della popolazione , parallela all’accumulo in poche mani della ricchezza, aumenta  il rischio di cedere alle mafie, che di soldi ne hanno accumulati molti, e che presentano insistentemente le loro “sirene” cui è difficile resistere quando la propria famiglia, azienda o impresa commerciale  è sull’orlo del fallimento.

Il veicolo usato dalle mafie è sempre la corruzione, sempre accompagnata dall’intimidazione violenta contro le persone,specialmente le più deboli o quelle in difficoltà. Per questo la corruzione è e  sarà la nostra emergenza per il 2013: la lotta alla corruzione ed alle mafie sono una unica battaglia politica e sociale. Da combattere con le armi della legalità, della responsabilità individuale e collettiva, unendosi e allargando il fronte istituzionale,con gli strumenti della conoscenza, del giornalismo, della denuncia per cambiare la legge sulla corruzione approvata dal Parlamento  nel  2012  ma arrivata al traguardo trasformata in modo date da essere pressoché inutile . Questa battaglia sarà al centro del nostro lavoro per il futuro. E’ una promessa ed un programma di lavoro: lotta alla corruzione e lotta alle mafie in tutte le sue articolazioni, che vanno dal racket all’usura, dal traffico di persone allo spaccio di droghe, dal lavoro nero alla criminalità nei cantieri e nelle strade.

Quello che vorremmo per questo 2013, è  un più forte impegno delle Istituzioni, dei governi,locali e nazionale, per dare forza agli strumenti della legalità, siano essi repressivi che costruttivi e propositivi.  Partendo, come dicevamo, da un vero rafforzamento della legge contro la corruzione, per arrivare ad una migliore e più agile legge sulla confisca dei beni mafiosi che ne favorisca l’assegnazione, la restituzione alla società e soprattutto il rilancio,una volta confiscate. Con la stessa intensità dovremo  riprendere in mano la bandiera della riforma della legge sulla diffamazione che deve cambiare, per  evitare che le “querele temerarie”  milionarie  siano  usate come minacce contro l’informazione democratica ed antimafia dei e dai territori. Sono  impegni precisi che prendiamo per i nostri lettori e per la rete di nostri corrispondenti dai territori: a questi ultimi chiediamo di lavorare ancora e sempre insieme nella battaglia per l’informazione libera e pulita, ben sapendo che senza di loro Libera Informazione sarebbe monca e sterile. Per applicare sino in fondo  l’Articolo 21 della nostra Costituzione e far emergere quella grande voglia di legalità che sentiamo  salire dalla base del nostro Paese.

Perché l’informazione o è libera oppure non è informazione.

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