NEWS

Gallipoli, blitz della Gdf e del Ros in casa del cugino del boss

di Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e i carabinieri del Ros hanno sequestrato 155mila euro in contanti a Giorgio Pianoforte, cugino del boss Salvatore Padovano. Pianoforte è attualmente sotto processo perché accusato di avere avuto un ruolo attivo nell’omicidio di Salvatore Padovano, alias “Nino Bomba”. La somma era custodita in una cassaforte ma gli investigatori, coordinati dal Sostituto Procuratore Elsa Valeria Mignone, sono riusciti a trovarla dopo aver messo a soqquadro l’ abitazione.

L’operazione rientra nell’ambito del sequestro del patrimonio riconducibile alla famiglia Padovano. Il decreto era stato emesso il 18 dicembre scorso dal Presidente della Prima Sezione Penale Gabriele Perna.  Il valore dei beni sequestrati alla famiglia Padovano ammonta, complessivamente, a circa tre milioni di euro: abitazioni, società, conti correnti, autoveicoli e furgoni.

Un provvedimento che ha come fine ultimo la confisca, giustificato dalla sproporzione tra i redditi dichiarati al fisco e quelli effettivamente posseduti. La misura di prevenzione patrimoniale ha lo scopo di impedire che i beni di provenienza illecita possano essere venduti o alienati. Gli inquirenti sono convinti che tutte le attività dei Padovano siano state avviate grazie al denaro della Sacra Corona Unita.

Nel decreto, infatti, si menziona la “mancanza di fonti lecite di reddito, che possano adeguatamente giustificare l’ avvio delle attività imprenditoriali nel campo ittico o di distribuzione di bibite da parte dei germani Padovano Salvatore e Pompeo Rosario”. Dalle indagini è emerso che molte delle attività, nate grazie alle risorse finanziarie dei Padovano, sarebbero state intestate a parenti o prestanome. I beni sono stati affidati al dottor Ivan Carpentieri in qualità di amministratore.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link