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Carmiano (Le), bruciate le auto dell’ imprenditore che denunciò il racket

di Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

Notte di San Silvestro di fuoco nel Salento. Tra i vari episodi, quello che suscita maggiori preoccupazioni, è l’ attentato ai danni di Luigi Santoro, 55 anni di Carmiano. All’ uomo, titolare di un circolo ricreativo, sono state bruciate due auto. Fari accesi su questo fatto perché l’ imprenditore ha avuto il coraggio di denunciare il racket. L’ accaduto è stato ripreso dalle telecamere piazzatedavanti all’ ingresso della sua villetta. Dai fotogrammi si vedono due giovani con il volto coperto da un cappuccio scendere da un auto di grossa cilindrata fermatasi al centro della strada. Sono circa le 4.30 del mattino. I due malviventi hanno in mano due taniche di benzina che, con rapidità,  cospargono sulla Punto e sull’ Audi dell’ imprenditore, parcheggiate a poca distanza una dall’ altra.

 

I due, prima di appiccare il fuoco con un accendino, per evitare di essere raggiunti dalle fiamme, tracciano con la benzina una vera e propria miccia sull’ asfalto che li mette in sicurezza. L’ intervento dei vigili del fuoco, per quanto tempestivo, non ha impedito che le due auto andassero distrutte. Le fiamme hanno anche annerito la facciata della villetta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Carmiano. Le indagini, avviate subito,  partono dai filmati che saranno visionati con la massima attenzione per cercare di risalire all’ identità degli attentatori. Le dichiarazioni rilasciate dal Santoro ai militari, al momento, sono ricoperte dal massimo riserbo. Sembra, tuttavia, che gli investigatori privilegino la pista della ritorsione. Proprio a dicembre, nel processo d’ Appello, la Corte ha confermato la condanna a sei anni e otto mesi di reclusione per Fernando Nocera, 56 anni, ritenuto vicino al clan Tornese, accusato di aver estorto circa 300mila euro a Luigi Santoro

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