‘Ndrangheta in Liguria, disarticolata la “locale di Ventimiglia”
Un aereo che attera nel cuore della città. I collegamenti con la politica. Lo scioglimento per mafia di due Comuni del ponente ligure. C’è tutto questo e molto altro nel racconto dell’operazione “La svolta” portata a termine alle prime luci dell’alba dai carabinieri di Imperia, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Genova, per arrestare 15 persone, che operavano in una struttura della ‘ndrangheta attiva nel Ponente ligure, meglio nota come ‘locale di Ventimiglia’. Agli arrestati, ritenuti capi e gregari dell’organizzazione, vengono contestai i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, detenzione di sostanze stupefacenti ed armi. Altri 13 soggetti sono stati indagati in stato di libertà per gli stessi fatti.
L’indagine, denominata “La Svolta”, ha avuto inizio nel marzo del 2010 e ha permesso di svelare la penetrazione dell’organizzazione mafiosa in quest’area i rituali di affiliazione, il controllo del territorio, i collegamenti con le cosche calabresi dei Piromalli, Alvaro e Pelle. Non solo, qui le ‘ndrine hanno alzato il tiro e hanno trovato il dialogo con la politica, influenzando le competizioni elettorali a livello locale, intessendo rapporti con la politica e le istituzioni. L ‘associazione, che conta numerosi affiliati e fiancheggiatori, ha operato tra Ventimiglia e Sanremo in contiguità con ala ‘ndrangheta calabrese. Nell’ambito dell’operazione, in cui sono stati impegnati 200 carabinieri ed un elicottero, sono state perquisite anche le abitazioni dell’ex sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, dell’ex direttore generale del Comune di Ventimiglia, Marco Prestileo e dell’ex sindaco di Bordighera, Giovanni Bosio. Le due amministrazioni comunali erano state sciolte nei mesi scorsi proprio per presunte infiltrazioni mafiose.
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