Milano, i professionisti
in campo contro i boss
Milano, Lombardia, colonia di ‘ndrangheta. L’equazione è il frutto di indagini, arresti e processi antimafia messi a segno dalla Dda milanese negli ultimi anni. La situazione in tutta la regione è considerata allarmante. Tuttavia esiste un fronte del “no”, e sempre più prende piede nella società civile e responsabile la voglia di riscatto per far tornare ad essere Milano la capitale morale del nostro Paese.
Un segnale positivo viene dal mondo degli ordini professionali. Se è vero che i professionisti sono da sempre il cavallo di Troia per far entrare i capitali mafiosi nel circuito economico legale, può essere vero anche il contrario. Come a Modena, dove il Cup, il Comitato unitario delle professioni, si è dotato di un codice etico all’avanguardia per contrastare le collusioni con le cosche mafiose, anche a Milano qualcosa si muove. Dal 27 novembre, ad esempio, inizia un corso di formazione organizzato dall’Ordine degli ingegneri e dall’Ordine degli architetti della provincia di Milano, in collaborazione con l’associazione Libera e con la Fondazione Libera Informazione. Obiettivo dei seminari è quello di sensibilizzare i professionisti sul fenomeno mafioso, offrendo loro gli strumenti culturali utili a contrastarne l’avanzata, condividendo esperienze, problematiche e idee.
Il primo appuntamento è il 27 novembre dalle 17:00 alle 20:00 presso l’Ordine degli architetti in via Solferino 19. Interverranno Alberto Nobili, Procuratore aggiunto della Repubblica di Milano, che terrà una relazione dal titolo: “Le mafie in Lombardia, le radici del fenomeno”. Il secondo relatore della giornata sarà Alberto Vannucci, dell’Università di Pisa, che terrà un lezione su tema: “La corruzione in Italia dopo Mani pulite”.
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