Fondazione Interesse Uomo, Cozzi: “Contro l’usura al fianco dei cittadini”

Nata dieci anni fa in Basilicata, oggi in piena crisi economica la Fondazione antiusura “Interesse Uomo”, che da anni lavora sul territorio, sceglie di rafforzare l’impegno accanto a Libera e di operare a livello nazionale contro usura e al fianco dei cittadini. Perchè questa scelta e come opererà la fondazione? L’abbiamo chiesto al presidente, Marcello Cozzi, vicepresidente di Libera, al termine della conferenza stampa di presentazione del dossier di Libera sull’usura e della Fondazione antiusura, che avrà adesso carattere nazionale e opererà al fianco di Libera. 

Le mafie, come sottolineato anche nel dossier curato da Libera, gestiscono ormai questo affare. Con questo report, che raccoglie sentenze, indagini e dati degli ultimi due anni, abbiamo voluto aprire una finestra sull’argomento e mettere al centro le modalità in cui i clan operano nel settore, la dimensione del fenomeno, e le possibilità di risposta istituzionale e sociale. Le cifre che parlano di questo reato in mano ai boss non possono essere definitive, né precise poiché parliamo di un reato sommerso, per sua natura, che si svolge sottotraccia non solo per chi lo commette ma anche per chi lo subisce. Le vittime spesso non denunciano, per paura, per vergogna, per omertà. Le cifre fornite oggi dunque sugli ultimi 24 mesi sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno più vasto.

C’è un dato che spiega buona parte di questa analisi. Sommando i sequestri di beni a carico di  7 dei clan operativi in questi ultimi 24 mesi monitorati nel dossier si ottiene una cifra come 200 miliardi di euro. Se moltiplichiamo questa cifra per tutte le operazioni realizzate da forze dell’ordine e magistratura sui 54 clan possiamo avere una dimensione, su vasta scala, del fenomeno in termini economici. Possiamo capire a quanto ammonta “questo BOT” delle mafie. 

Da un lato si incontrano la necessità di dare sostegno alle vittime di usura in tutto il territorio, dall’altro la voglia di sostenere la nascita degli otto sportelli S.O.S. Giustizia che Libera ha promosso sul territorio. Gli obiettivi del nostro lavoro si possono riassumere in tre parole: ascoltare, accompagnare e denunciare. Ascoltare come prima azione fondamentale da svolgere accanto a chi ha un problema legato al debito e all’usura, non vogliamo farlo telefonicamente ma di persona per questo sono attivi gli otto sportelli locali che copriranno la maggior parte delle province. Accompagnare le vittime di usura, come secondo obiettivo, perché è importante se non fondamentale che questo percorso di avvicinamento al problema e alle possibili soluzioni sia un percorso guidato, collettivo, e non isolato e individuale. Questa fase dell’accompagnamento è centrale per la successiva, quella denuncia, che è l’atto necessario per poter uscire dal ricatto degli usurai e ricostruire la propria vita, riacquistare libertà e agibilità economica.

Oltre all’attività appena detta degli sportelli, come tutte le fondazioni antiusura farà riferimento ai fondi stanziati a livello nazionale per rispondere alle esigenze delle vittime, quella di ripartire, di ricominciare e di tornare nel circuito legale e sano dell’economia. Sarà chiaramente una operazione che avrà diverse fasi e per il momento ascoltare, accompagnare e denunciare sarà il primo impegno che la Fondazione porterà avanti insieme alle vittime di questo reato.