Torino, al via il processo Minotauro
L’aula bunker delle Vallette ha ospitato oggi la prima udienza del processo Minotauro, la più importante inchiesta antimafia conclusa negli ultimi anni in Piemonte. Dopo le 58 condanne del rito abbreviato, da oggi si apre il procedimento per 75 imputati accusati dalle carte della procura di essere organici alla ‘ndrangheta, tra Torino e Provincia. Molti i reati contestati tra i quali spiccano i casi di Nevio Coral, ex Sindaco di Leinì — oggi non presente in aula — accusato di Concorso esterno in associazione mafiosa e di Antonino Battaglia, segretario comunale di Rivarolo Canavese, per il quale la procura ha ipotizzato il reato di voto di scambio.
Le loro vicende processuali si intrecciano poi con le sorti dei Comuni per i quali hanno svolto incarichi pubblici. Sia Leinì che Rivarolo sono stati commissariati per infiltrazione mafiosa. Libera ha deciso di prendere parte al Processo avanzando alla Corte la richiesta di costituirsi parte civile. Accanto a Libera anche il Comune di Torino, la Provincia di Torino, La Regione Piemonte e i Comuni di Leinì, Chivasso, Moncalieri e Volpiano.
Nella prossima udienza, fissata per venerdì 26, la Corte si esprimerà sulle questioni preliminari avanzate dalla difesa degli imputati e sulle richieste di costituzione di parte civile.
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