Giù le mani dalla Compagnia dei Felicioni
Una delle più belle e significative esperienze di uso sociale dei beni confiscati alle mafie realizzata in Italia, la Comunità dei Felicioni, alloggiata nel bene confiscato al camorrista Dario De Simone a Trentola Ducenta (CE), rischia di chiudere per il capriccio del neoeletto sindaco Michele Griffo.
Decine e decine di minori in stato di abbandono o di grave disagio hanno trovato nella casa famiglia gestita dalla Comunità di Capodarco un luogo sicuro, di affetto e comprensione, educazione e formazione. Gli stessi bambini del quartiere hanno sempre beneficiato delle attività svolte in quella struttura finalmente restituita alla collettività.
Per quale motivo il sindaco vuole cacciarli? Facciamo appello a tutte le Istituzioni, Ministero dell’Interno, Agenzia Nazionale per i beni confiscati, Prefettura, Regione, Provincia, a tutte le forze politiche e a tutte le associazioni del territorio e del Paese perché intervengano a difesa di quella splendida realtà di impegno ricco di risultati costituita dalla Comunità dei Felicioni di Trentola Ducenta.
Signor sindaco, ci ripensi, se questo è il modo di cominciare il suo mandato elettorale quali potranno essere i provvedimenti successivi?
COMITATO DON PEPPE DIANA, LIBERA, SCUOLA DI PACE DON PEPPE DIANA, ASSOCIAZIONE JERRY MASSLO, ASSOCIAZIONE SINISTRA 2000, ASSOCIAZIONE FORMAZIONE VIAGGIO,COOPERATIVA AL DI LA’ DEI SOGNI, COOPERATIVA AGROPOLI, COOPERATIVA EUREKA, ASSOCIAZIONE OMNIA ONLUS,UFFICIO LEGALE FEDERAZIONE ANTIRACKET ITALIANA, ARCI CASERTA, ASD REAL CASALE
*tratto da Libera Caserta
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