Prima seduta per la consulta della legalità di Sarzana
Ieri sera, alle 18:00, nella sala consiliare del Comune di Sarzana, il sindaco Caleo ha aperto la prima seduta della Consulta della Legalità. Si tratta di un esperimento nuovo, giuridicamente unico, che mira ad organizzare le forze dell’associazionismo locale in vista del monitoraggio e del contrasto alle mafie e all’illegalità. «L’amministrazione comunale ha volutamente evitato che fossero presenti dei rappresentanti dei partiti.»- ha commentato Caleo, che lascerà la presidenza dopo la prima seduta.
La Consulta nasce per iniziativa del coordinamento provinciale di Libera- Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Dopo un travagliato iter burocratico, l’amministrazione è approdata ad un regolamento e infine all’inaugurazione del nuovo organo del Comune nel Febbraio di quest’anno. Per l’occasione fu consegnata una lettera da parte della città al presidente di Libera Don Luigi Ciotti, che non volle mancare all’evento.
Oggi le parole di quella lettera, secondo un’espressione dello stesso Ciotti, “si fanno carne”, o meglio “potrebbero farsi carne”. Ventisei associazioni si sono riunite, da Confindustria alla Pubblica Assistenza, dalla Caritas alla CGIL, passando per le esperienze e gli ambiti più diversi. I rappresentanti della società civile avranno la possibilità di suggerire alla politica soluzioni e idee per promuovere la cultura della legalità, ognuno secondo le proprie professionalità.
L’assemblea ha proceduto all’elezione di un esecutivo, che è risultato così composto: Marco Baruzzo presidente per Libera, Gianluigi Colombo vicepresidente per i Volontari di Crescita Comunitaria. Fanno parte dell’esecutivo anche Acli, Arci, Caritas, CGIL e L’ègalitè.
«Auspichiamo un ulteriore allargamento della partecipazione,- ha concluso Baruzzo- possiamo segnare un esempio in questa città e non solo, e dimostrare che le associazioni possono incidere nella vita comune.»
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