Vent’anni dalle stragi del 1992: l’eta’ di molti giovani impegnati in Libera
Il raduno. I ragazzi si confronteranno con quell’Italia capace di reagire, di tenere la schiena ben dritta e affrontare a viso aperto le ingiustizie – spiegano gli organizzatori. I giovani della piccola cittadella incontreranno Don Luigi Ciotti, presidente di Libera; i magistrati Gian Carlo Caselli, Antonio Ingroia, Alfonso Sabella, i giornalisti Attilio Bolzoni e Nando dalla Chiesa, rappresentanti di Libera Marcello Cozzi, Davide Mattiello, Francesca Rispoli, Gabriella Stramaccioni. Studio, idee e proposte. I giovani staranno insieme fino al 30 luglio per affrontare sotto tre punti di vista la storia degli ultimi 20 anni: le stragi del 92-93; tangentopoli e mani pulite; il crollo del muro di Berlino. Questi tre fatti hanno in modo diverso influenzato la loro vita, anche se molti di loro sono nati. Alle lezioni si alterneranno momenti di lavoro a gruppi (23 gruppi, ognuno dedicato a una vittima di mafia) ogni giorno. I gruppi si occuperanno anche di pulire la struttura, di servire i pasti, di gestire in totale autonomia i lavori e la struttura. Al termine di ogni lezione, durante il lavoro a gruppi, i ragazzi lavoreranno per costruire un ‘mazzo di fiori’ su cui saranno scritti i loro pensieri rispetto al tema affrontato. Ogni ragazzo scriverà su un petalo e insieme costruiranno questi fiori, con i colori di Libera (giallo, fucsia e arancione). Il mazzo composto sarà dato in dono al relatore successivo, in modo da affidargli parte del lavoro svolto nella giornata precedente. I ragazzi costruiranno anche degli aquiloni con gli impegni che intendono prendersi per il prossimo anno sociale e gli aquiloni saranno fatti volare l’ultimo giorno Il 29 luglio sera saranno accese e liberate nel cielo sopra Borgo Sabotino delle lanterne volanti.
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