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Vent’anni dalle stragi del 1992: l’eta’ di molti giovani impegnati in Libera

Di redazione il . Lazio, Progetti e iniziative

Al via domani 25 luglio il terzo  Raduno  Nazionale dei Giovani di Libera a  Borgo Sabotino,  bene confiscato in Provincia di  Latina,  oggetto di atti vandalici e intimidatori, oggi  Villaggio della Legalità dedicato all’avvocato Serafino Fama’ ucciso dalla mafia. Sullo stesso bene confiscato si e’ da poco concluso il primo campo di volontariato dedicato al mediattivismo. Da domani, l’ impegno dei ragazzi antimafia su questo bene continua e si estende ai giovani della rete di associazioni di Libera.  Oltre 300 giovani, infatti, provenienti da tutt’Italia, in tenda per sei giorni su un’area di 4 ettari realizzeranno una piccola  cittadella dei  Giovani dei “presidi” di Libera, associazione, nomi e numeri  contro le  mafie.
Vent’ anni. Il tema del terzo raduno nazionale della rete dei giovani di Libera quest’anno e’ dedicato al racconto e all’analisi del  tempo trascorso dalle stragi del 1992 sino ad oggi. Cosa e’ accaduto in questi vent’anni nel nostro Paese?  Molti dei ragazzi che oggi sono impegnati in percorsi di legalita’ sono nati dopo le stragi. Loro, vent’ anni dopo, con la propria storia personale e collettiva rappresentano l’energia esplosiva di centinaia di ragazzi che prendono parte da anni alle attività di Libera e sono uno spaccato di un’Italia spesso dimenticata, relegata a minoranza, che invece esiste e vuole contare.  

Il raduno. I ragazzi si confronteranno con quell’Italia capace di reagire, di  tenere la schiena  ben dritta e affrontare a viso aperto le ingiustizie – spiegano gli organizzatori. I giovani della  piccola cittadella incontreranno Don  Luigi Ciotti, presidente di  Libera; i magistrati Gian Carlo Caselli,  Antonio Ingroia, Alfonso  Sabella, i giornalisti Attilio Bolzoni e  Nando dalla Chiesa, rappresentanti di Libera Marcello Cozzi, Davide  Mattiello, Francesca Rispoli, Gabriella Stramaccioni.   Studio, idee e proposte. I giovani  staranno insieme fino al 30  luglio per affrontare  sotto tre punti di  vista la storia degli ultimi  20 anni: le stragi del 92-93;  tangentopoli e mani pulite; il crollo del  muro di Berlino. Questi tre  fatti hanno in modo diverso influenzato la  loro vita, anche se molti di loro sono nati. Alle lezioni si  alterneranno momenti di lavoro a gruppi (23 gruppi, ognuno dedicato a  una vittima di mafia) ogni  giorno. I gruppi si occuperanno anche di pulire la struttura, di  servire i pasti, di gestire in totale  autonomia  i lavori e la  struttura. Al termine di ogni lezione, durante  il lavoro a gruppi, i ragazzi lavoreranno per costruire un ‘mazzo di fiori’ su cui saranno scritti i loro pensieri rispetto al tema  affrontato. Ogni ragazzo  scriverà su un petalo e insieme costruiranno  questi fiori, con i colori  di Libera (giallo, fucsia e arancione). Il mazzo composto sarà dato in dono al relatore successivo, in modo da affidargli parte del lavoro svolto nella giornata precedente. I ragazzi costruiranno anche degli aquiloni con gli impegni che intendono prendersi per il prossimo anno sociale e gli aquiloni saranno fatti volare l’ultimo giorno Il 29 luglio sera saranno accese e liberate nel cielo sopra Borgo Sabotino delle lanterne volanti.  

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